Visitare Vieste in camper può essere complicato per via della struttura del paese e soprattutto perché è una delle mete più gettonate dai turisti. Vi riportiamo qui la nostra esperienza divisa tra terra e mare, tra spiagge e grotte, tra campeggi pagati come aree di sosta e faraglioni dalle storie leggendarie.
Il Campeggio
Vieste fa parte del Parco nazionale del Gargano ed è il comune più orientale del promontorio. Il Gargano ha natura carsica ciò vuol dire che l’erosione di acqua e vento nel corso dei secoli ha creato tantissime grotte, faraglioni e formazioni rocciose del tutto particolari. Il camper è posizionato al campeggio Apeneste, l’unico ad effettuare in bassa stagione la tariffa unica di 24 euro al giorno. E poi siamo vicinissimi al Pizzomunno, il simbolo di Vieste.
Il Pizzomunno
È un faraglione formatosi proprio per la natura carsica della roccia del Gargano. Modellata costantemente dal mare la roccia è letteralmente scolpita e dà origine a quelle che sono vere opere d’arte. Intorno al Pizzomunno c’è come capita spesso per scogli così suggestivi una leggenda. Il Pizzomunno poi è davvero imponente. Una pietra calcarea bianca di 25 metri tra spiaggia e mare che non può che suscitare grande fascino in chi l’ammira.
Leggenda e tradizione
La leggenda lega indissolubilmente il Pizzomunno alle tradizioni di Vieste. Si narra, infatti, che ai tempi in cui Vieste era ancora un piccolo borgo di pescatori vi abitasse un bellissimo, alto e forte ragazzo di nome Pizzomunno. Anche il giovane era un pescatore e ogni giorno prendeva il largo con la sua barca affrontando il mare in cerca di pesce.
Il suo fascino non passò inosservato alle sirene, che erano solite ammaliare ogni marinaio. Cercarono in tutti i modi di attrarre nei fondali marini anche Pizzomunno. Intonarono canti armoniosi, offrirono al giovane di diventare il loro re, gli avrebbero concesso anche l’immortalità e sarebbero diventate sue serve per l’eternità.
Pizzomunno, però, non accettò mai le offerte delle sirene adescatrici. Era, infatti, perdutamente innamorato di una stupenda fanciulla dai lunghi capelli biondi simili a raggi di sole. Cristalda era il suo nome e corrispondeva questo profondo amore per il bel Pizzomunno.
Una sera i due ragazzi erano in riva al mare ad osservare romanticamente l’orizzonte. Le sirene furono colte da una cieca gelosia. Catturarono Cristalda e la trascinarono nel profondo del mare. Pizzomunno seguì l’amata nel tentativo di salvarla. Il giorno dopo i pescatori trovarono il giovane Pizzomunno pietrificato nello scoglio bianco che oggi porta il suo nome.
Si dice che i due amanti ogni 100 anni s’incontrino nuovamente, ma per una sola notte, quella del 15 agosto. Pizzomunno riprenderebbe le sembianze umane, Cristalda riaffiorerebbe dal mare e rivivrebbero per una sola notte ancora la loro storia d’amore a testimonianza che l’amore può tutto e niente e nessuno è in grado di fermarlo.
Vieste
Il centro di Vieste sorge su una penisola rocciosa caratterizzata da 3 baie separate dal protendersi di due punte rocciose. Punta San Francesco quella a Est è la più ripida. Sopra di esse si sviluppa il nucleo medievale di Vieste. Qui è tutto un succedersi di vicoletti, scalinate ed archi. Le case sono quasi tutte bianche. Le persone si parlano da un balcone all’altro mentre stendono i panni all’aria aperta. Queste vite condivise profumano di estroversione e socialità e ci piacciono un sacco, come del resto tutta quanta Vieste.
Vieste fu amministrata dai Borboni fino all’Unità d’Italia. Anche da Vieste passò il Federico II di Svevia, quello incontrato anche parlando del Castello di Termoli e del Castello di Melfi, sempre lui. E anche a Vieste costruì il Castello, oggi zona militare e la Cattedrale Romanica. Il Castello è l’unico a distinguersi dal resto del paese perché non è bianco ma di un colore marrone.
Anche a Vieste vediamo un paio di trabucchi, anche se realmente sono caratteristici del Molise e dell’Abruzzo.
La gita in barca
Prenotiamo un giro un barca, dove Milka può venire. Dobbiamo ammettere che il giro l’ha un po’ spaventata, ma davvero ne valeva la pena. Lo ha capito anche lei quando di ritorno appena fuori al porto di Trieste vediamo i delfini. Milka che comprende tutti i nostri stati d’animo si è ripresa così dallo spavento della barca vedendoci eccitati e alla pazza gioia.
Il giro in barca permette di vedere le più belle grotte del Gargano, la grotta a campana, la grotta dei pomodori, quella bellissima a cielo scoperto, si passa per la baia di San Felice per arrivare poi ai faraglioni di Pugnochiuso e Mattinata.
L’architiello di San Felice nei pressi dell’omonima spiaggia è uno dei simboli di tutto il Gargano e una vera propria opera d’arte della natura. Anche qui una leggenda rende magico e romantico anche questo punto del promontorio. Si racconta che il dio del mare Nettuno e sua moglie Anfitrite fossero soliti recarsi in queste terre. Fu così che in onore del loro amore le Ninfe e i Tritoni, nell’intento di dare al paesaggio un tocco di romanticismo e poesia, ricavarono l’arco dalla roccia, permettendo ancora oggi a tutti noi di goderne la bellezza.
INFORMAZIONI:
-Prezzo Campeggio: 24,00 Euro a notte
-Costo gita in barca: 23,00 Euro a persona
-Museo malacologico: 1,00 Euro a persona
-Bombola gas: 25,00 Euro
INDIRIZZO DELLA NOSTRA SOSTA | Camping Apeneste, Lungomare Enrico Mattei, Vieste, FG; coordinate GPS 41.87727, 16.17564 (descrizione, prezzi e voto sulla nostra mappa). |
PERIODO DELLA VISITA | Maggio 2019 |
COSA FARE E PUNTI D’INTERESSE | Gita in barca (il costo è un po’ elevato si aggira intorno ai 20/25 euro a persona, ma ne vale la pena) Mare e Spiaggia; Visita per Vieste |