Anche quest’anno decidiamo di partecipare alla caccia ai tesori arancioni promossa dal Touring Club. Scegliamo di restare in Lombardia e tra i borghi accoglienti bandiera arancione di questa regione optiamo per Clusone, meta ideale da raggiungere in camper visto che è comune amico del turismo itinerante dotato di area camper comunale gratuita.
Area Sosta Camper a Clusone
L’area sosta comunale è gratuita, si trova in Viale Vittorio Emanuele II ed è facilmente raggiungibile. Gli stalli sono solo cinque, po’ stretti, ma all’area tutto sommato non manca nulla. Carico e scarico, un tavolo per picnic estivi, supermercato nelle vicinanze e su tutti, la comodità per visitare il centro.
Il centro storico
Clusone è il maggior centro della Val Seriana. È chiamato anche il paese dipinto per via dei suoi affreschi. Numerosi sono anche i palazzi e le pergole cariche di grappoli d’uva. Il centro storico è un labirinto di strade. Noi ci perdiamo prima con le sequoie alte più di trenta metri e una circonferenza di cinque. Si trovano all’interno del giardino del Palazzo Marinoni Barca che ospita anche il MAT (Museo Arte Tempo), ma assecondando il nostro immaginario è subito America e ci sentiamo teletrasportati nel Sequoia National Park.
Per le vie restiamo incantati anche dal Palazzo Fogaccia costruito dallo stesso architetto che disegnò la Fabbrica del Duomo di Milano. Oggi residenza privata e visitabile solo in determinate date con prenotazione e una lunga lista d’attesa.
Basilica di S. Maria Assunta
L’attenzione di chi visita Clusone per la prima volta viene catalizzata però dalla Basilica di S. Maria Assunta. Risale al XVII secolo e ciò che colpisce è l’imponenza donatale dalla scalinata scenografica, a cui tutti gli sposi ambirebbero. Fanno da cornice grandi statue dei santi che guardano Clusone dall’alto.
Accanto alla Basilica ci sono gli Oratori, quello di San Luigi e quello dei Disciplini, entrambi degni di nota.
L’Oratorio dei Disciplini è famoso infatti per la sua Danza Macabra, un affresco che raffigura il Trionfo della Morte.
L’affresco che si è incredibilmente conservato – anche grazie a importanti interventi di restauro – fino ai giorni nostri risale al 1485, fatto da un artista forse lombardo ma comunque ignoto tocca il tema della Morte, vista come inesorabile e unica vincitrice nella vita terrena dell’uomo. Abbastanza toccante anche per il periodo difficile che stiamo attraversando Gabriele ed io.
Anche l’Oratorio di San Luigi riesce a sorprenderci, ma questa volta lo fa al suo interno. Ospita il quadro del Querena (che a Clusone deve i natali) incredibile sia per la grandezza – è una delle tele più grandi della bergamasca – che per la scena dei mercanti scacciati dal tempio da Gesù perché impegnati in attività di commercio in luogo sacro.
E poi un particolare ci fa sorridere: nella parte bassa, c’è un vecchio che cerca di arruffare le monete cadute per terra. Ancora oggi in valle si dice “Non fare come il vecchio del Querena” per sottolineare l’avidità in una persona.
Da vedere
Da non perdere sono anche le altre tappe della caccia al tesoro e che vi facciamo vedere nel video.
San Defendente con la raffigurazione dei santi Defendente e Rocco per più di venti volte ciascuno tra dentro e fuori (alla faccia del Repetitia iuvant).
Sant’Anna al cui interno però ciò che mi colpisce di più è l’affresco di Sant’Agata coi seni amputati (forse perché ormai sono un tutt’uno con l’umore macabro), il palazzo comunale e gli affreschi.
L’Orologio Planetario di Fanzago
Una segnalazione a parte va fatta per l’Orologio planetario Fanzago, vero simbolo del borgo che dal 1583 deve essere ogni giorno ricaricato a mano, un lavoro che si tramanda l’orologiaio del paese ormai da generazioni.
Oratorio di Crosio
Riserviamo le ultime energie per una passeggiata fino alla chiesetta del Monte Crosio, un oratorio cinquecentesco in posizione panoramica da cui vedere tutta Clusone dall’alto.
Compiamo un giro ad anello che ci porta via una quarantina di minuti per poi tornare al camper con un’altra passeggiata per il centro del borgo.