Il cuore verde d’Italia, l’Umbria , è – dopo la Sardegna, che da noi non è ancora stata spodestata dal titolo di miglior regione da visitare in camper – un altro imperdibile territorio adatto per essere girato in modo itinerante.
Moltissime sono le possibilità di sosta con i camper e infinita è la scelta di borghi e località da visitare. Manca il mare, ma, insomma, non si sente.
Nei viaggi precedenti (ancora alla guida di Heisenberg) avevamo visto Gubbio, Orvieto, le cascate delle Marmore, la piana di Castelluccio di Norcia (imperdibile): trovi tutti gli articoli e le soste qui.
Queste invece sono le 5 tappe umbre che l’arca di noi 3 ha toccato in un giro itinerante di circa una settimana.
Spello
Con il camper sostiamo comodamente nel parcheggio gratuito di via della Liberazione. Il parcheggio è ai piedi del borgo: una scalinata prima e un paio di vicoli lastricati poi ci permettono di raggiungere piazza della Repubblica in pochi minuti.
Spello fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia. È un borgo famoso per l’infiorata, una manifestazione che si tiene il giorno del Corpus Domini, la nona domenica dopo Pasqua, quindi a fine maggio, inizio giugno, ma che a fine ottobre (momento della nostra visita) le stradine e i balconi fioriti ancora ce la ricordano.
Noi compiamo un giro ad anello che dal Belvedere scende fino alla Porta di Venere affiancata dalle torri di Properzio e poi ancora prosegue fino alla Porta Consolare e risale fino alla Porta Augustea e Chiusa.
Montefalco
A Montefalco sostiamo alla Fattoria Giorgetti (cliccando qui trovate le modalità di prenotazione e i periodi di apertura): un luogo da non perdere, incontaminato, circondato dal verde, in mezzo a tantissimi animali e con una vista spettacolare sulla pianura umbra.
Per visitare Montefalco si può raggiungere il centro storico a piedi (si percorre un tratto in decisa salita, ma il paese è proprio sopra la nostra sosta).
Una volta arrivati alle mura del borgo, attraversiamo la Porta Sant’Agostino per arrivare attraverso il corso fino alla centrale Piazza del Comune. Siamo sulla Strada del Sagrantino e tutto ce lo ricorda, enoteche, negozi e insegne.
Passiamo davanti alla chiesa museo di San Francesco e giungiamo al Belvedere dove la vista spazia da Assisi fino a Trevi e oltre.
Campello sul Clitunno
A Campello sul Clitunno andiamo alle Fonti del Clitunno, considerate dai Romani sorgenti sacre dedicate al dio Giove Clitunno. Qui si possono acquistare insieme al biglietto d’ingresso i semi da dare ai cigni e alle anatre, che sono talmente abituate alla presenza umana da mangiare direttamente dalle nostre mani. Per quanto riguarda il Tempietto sul Clitunno invece abbiamo modo di vederlo solo da fuori perché l’ingresso non è incluso con il biglietto delle Fonti come credevamo.
Per la sosta camper, ci fermiamo gratuitamente presso il Frantoio Carletti (in cambio abbiamo acquistato un’ottima crema viso all’olio EVO e cenato alla TrattOliva di proprietà dei figli del signor Carletti).
Il Frantoio è comodo per raggiungere con una passeggiata il Borgo di Campello Alto: una vera perla, ottimamente conservata e adibita per la gran parte ad albergo diffuso.
Trevi
A Trevi c’è un’area camper gratuita in via Mugnoni Ser, 1, molto comoda per visitare il borgo medievale, ma prima di visitare il centro, villa Fabri e il complesso museale di San Francesco (con una parte dedicata alla produzione dell’olio) andiamo in camper a vedere l’ulivo di Sant’Emiliano, un ulivo monumentale (cinque metri d’altezza e nove di diametro) e secolare (sembrerebbe risalire al 304 d.C., anno del martirio di S. Emiliano legato e decapitato presso questa pianta).
Vi raccontiamo tutto nel nostro video Youtube.
Assisi
Per la nostra visita alla città di San Francesco, sostiamo nell’area sosta camper Il Girasole Agriturismo, in via Campiglione, 2.
Raggiungere la Basilica di San Francesco prevede una scarpinata prima sulla strada provinciale (un po’ trafficata e senza marciapiede) e poi lungo la salita (tosta) di Piaggia di San Francesco fino a Porta San Francesco. I siti francescani non si contano dal gran numero della loro presenza ad Assisi (la Cattedrale di San Rufino costruita sopra i resti di una necropoli romana, la Chiesa di Santa Maria sopra Minerva o l’Abbazia di San Pietro e la Basilica di Santa Chiara).
Al suo interno, la basilica di San Francesco è incantevole con gli affreschi di Giotto, Cimabue: da non perdere una visita alla tomba del santo.
Uniche note dolenti per noi sono state la pioggia che ha reso le strade lastricate scivolose e inaspettatamente pericolose e il merchandising eccessivo e illogico legato alla figura di San Francesco che tutt’altro dovrebbe rappresentare.