Per un giro delle Langhe in camper la metà di Agosto non è il periodo ottimale, ma noi ci abbiamo provato lo stesso.
1. Neive
La prima tappa la facciamo in uno dei borghi più belli d’Italia. Si tratta di Neive. Siamo nelle Langhe Occidentali fra Barbaresco (ogni degustazione qui punterà al confronto tra Barolo e Barbaresco) e Castiglione delle Lanze.
L’area sosta camper oggi (2023) è gratuita ma senza corrente: una volta era ben gestita (insieme al vicino ACLI) e ben tenuta, rincresce vederla trascurata al contrario dei tempi passati. È comoda per vedere il borgo medievale perché è posta proprio alla sua base. Il borgo sorge infatti su un poggio panoramico da cui si vede la distesa di colline coltivate a vigneti. Neive è chiamata anche la terra dei quattro vini che sono Barbaresco, Barbera, Moscato e Dolcetto.
Più a valle rispetto all’aerea sosta camper si trova anche una delle tante Panchine Giganti delle Langhe
(il progetto Big Bench è nato infatti nelle Langhe e a Clavesana c’è la panchina numero 1 – quella di Neive è la numero 23).
2. La Morra
Come seconda tappa ci spostiamo a La Morra a una mezz’ora di distanza da Neive. Sostiamo all’area sosta camper Il Laghetto, che offre tutti i servizi a 13 euro a notte.
Da qui prendiamo il sentiero verde numero 1 (a La Morra ci sono ben 7 circuiti, alcuni di diversi chilometri). Attraversiamo i noccioleti (un paio di nocciole – non abbiamo resistito – da terra l’abbiamo raccolto), la zona infatti è famosa per la nocciola trilobata, marchio IGP, che deve le sue qualità all’aria collinare.
Arriviamo sulla strada asfalta deviamo a sinistra verso quella che poi diventa uno sterrato ripido e che conduce alla Cappella delle Brunate o Cappella del Barolo. È una costruzione dei primi del ‘900, mai consacrata, edificata dai contadini come riparo quando i temporali li sorprendevano nelle vigne. Nel 1999 la Cappella che versava in stato di abbandono venne ristrutturata dagli artisti Sol LeWitt e David Tremlett che la resero l’attrazione che è oggi: un incastro di colori sgargianti nel mezzo dei vigneti.
Da qui tagliamo per le vigne diretti ai bastioni e al belvedere di La Morra che vediamo svettare in alto, forse anche troppo in alto. Comunque fatica a parte, Piazza del Castello con la sua Torre Campanaria del 1700, è un luogo imperdibile se siete a La Morra: la piazza si affaccia sulle colline delle Langhe e del Roero e da qui si ha una visuale quasi a 180 gradi.
Dal 2014 La Morra è inclusa nella lista dei patrimoni mondiali dell’umanità Unesco, è pure Bandiera Arancione del Touring Club come borgo d’eccellenza dell’entroterra italiano.
3. Roddi
A Roddi siamo solo di passaggio. L’unico parcheggio disponibile presenta una bella pendenza e la sosta notturna noi qui la sconsigliamo. Si trova in Via Fontana.
Roddi però la vogliamo vedere perché è museo a cielo aperto sul tartufo, che viene presentato, spiegato, illustrato e servito in tutti i modi. Roddi è sede della prima e unica Università per i cani da ricerca del tartufo.
È stata creata nel 1880 da un contadino di Roddi. La visitiamo da fuori così come il Castello che gli sorge accanto.
4. Grinzane Cavour
A pochissimi chilometri da Roddi c’è un altro interessante paese: Grinzane Cavour. L’area sosta situata in Via Bricco è un parcheggio su asfalto con tre stalli riservati ai camper e vista panoramica sulle colline, ma purtroppo camper service male concepito, pressoché inutilizzabile per scarico grigie, nautico e carico acqua.
Tuttavia è a pochi metri dal Castello vera attrattiva di Grinzane: del XI secolo, posto in posizione elevato rispetto al paese, offre un panorama stupendo e anche qui troviamo lungo il muro di cinta un museo all’aria aperta dedicato alla vigna e al contributo che Camillo Benso ha dato nella produzione del Barolo come oggi lo conosciamo. Il Castello è appartenuto infatti anche ai Conti Benso di Cavour ed è stato dimora di Camillo Benso nel lungo periodo in cui fu sindaco del piccolo borgo di Grinzane.
All’interno del Castello c’è il Museo delle Langhe, un ristorante e una caffetteria e ospita ancora oggi la Prima Enoteca Regionale.
Vicino all’area sosta dedicata ai camper c’è anche il Belvedere di PePè, un’installazione a forma di nocciola che vale la pena vistare data la vicinanza al parcheggio.