San Pellegrino Terme era una località famosissima tra la nobiltà del passato. Gli edifici in stile Liberty, il Casinò, la Funicolare, i bagni termali. Ma oggi cosa ne è rimasto? Cosa si può fare in un viaggio in camper a San Pellegrino oltre alle immancabili terme?
Dopo aver cambiato meta un numero imprecisato di volte, perché influenzati dal meteo annunciato erroneamente avverso in tutto il Nord, scegliamo di dedicarci al relax andando alle terme senza avventurarci troppo lontano e troppo in alto.
La scelta ottimale risulta essere per noi San Pellegrino Terme, che a dispetto del nome ha solo di recente aperto un nuovo centro termale.
San Pellegrino
San Pellegrino è il paese della famosa bibita gasata, è il paese dell’acqua, è il paese della stella rossa. Eppure è anche il paese del decadimento, del lasciare andare, facendo finta di niente, la ricchezza del nostro patrimonio storico. È il paese dell’abbandono.
È un luogo dall’enorme potenzialità, dimostrata dal suo passato glorioso, completamente sprecata e siamo sconvolti come essa venga soffocata nell’incuria, come una fiamma che senza ossigeno lentamente si spegne.
Il Grand Hotel
Iniziamo da ciò che più balza all’occhio: il Grand Hotel. Era un gioiello del liberty come tutto il paese agli inizi del ‘900. Addirittura ospitò la Regina Margherita nel 1905 e negli anni a venire vi soggiornarono poeti, registi, attori e personaggi illustri; era un luogo sfarzoso ed elegante, ora è uno spreco che ci indigna. La proprietà è del comune e in parte della Provincia e ci vorrebbero sui 40 milioni di euro per risanarlo; con una cifra del genere è inutile, ora, fare considerazioni ulteriori su tasse e numero di abitanti paganti per reperire i soldi.
Le vecchie Terme
Ci spostiamo alle vecchie terme e ancora non capiamo perché non siano state recuperate con il nuovo complesso termale. Bellissimo, confortevole, rilassante, nuovo, ma con ai piedi questo edificio abbandonato e la domanda che continua a formarsi è una sola: perché?
Perché spendere soldi per costruire nuovamente e non recuperare il vecchio, perché arrivare al punto che è sempre troppo tardi, troppo costoso invece di conservare?
La Funicolare
Ci rechiamo alla funicolare che una volta collegava San Pellegrino alla vetta: immaginate voi che meraviglia deve essere poter accedervi, immaginate e basta. La funicolare è chiusa dagli anni 80.
Una nota forse di merito va al gruppo Percassi, che ha consentito la costruzione delle nuove terme e siglato un accordo con gli enti locali per consentire la riapertura della funicolare. Peccato che l’opera doveva già essere ripristinata e invece quando la visitiamo noi è tutto deserto.
Il Casinò
Altro monumento in stile liberty che ha fatto la gloria di San Pellegrino è il Casinò. Questo edificio al contrario di tutto il resto è stato per fortuna recuperato ed ora viene utilizzato per congressi e convegni. L’interno sfarzoso è visitabile, ma al nostro arrivo lo troviamo chiuso.
Le nuove Terme
Tutt’altra musica meritano invece le nuove terme Qc, in perfetta linea con tutte le altre della catena. Sono proprio, in questo paese più che mai, il luogo ideale per rigenerarsi e dimenticare il passato sfarzoso e le cose che vanno storte nel presente.