In questo weekend di Halloween andiamo in camper a visitare un borgo fortificato a pochi chilometri da Milano, Pizzighettone.
La nostra visita a Pizzighettone è tutta legata alla presenza del fiume Adda, come lo è del resto fin dalle sue origini la sua storia.
Dove parcheggiare il camper
Parcheggiamo il camper proprio di fianco all’Adda, nei pressi della Porta Soccorso. Restiamo parcheggiati lì fino a quando dal fiume non si alza un mantello di nebbia che ci avvolge completamente. È la notte di Halloween, meglio non scherzare con gli effetti horror, così ci spostiamo pochi metri più in là, protetti niente meno dalle mura di Pizzighettone.
Particolarità di Pizzighettone: le casematte e la sagra gastronomica dei fasulin de l’oc.
Pizzighettone nasce proprio perché qui c’era un guado sull’Adda, che ha permesso al paese di avere guadagni influenzandone storia e insediamenti. Così per via di questa posizione strategica nasce prima con i Celti e poi con i Romani una roccaforte. Sarà solo nel 1132 però che si sviluppa Pizzighettone come borgo fortificato. E la sua bellezza sta in gran parte nelle mura, all’interno delle quali ci sono le casematte: sono ampie sale con un’insolita architettura, una rarità per conformazione perché tutti gli ambienti sono comunicanti tra loro in un susseguirsi ininterrotto di volte e sale con giganteschi camini. Un tempo erano alloggi dei militari, magazzini per le scorte, ma anche postazioni di tiro. Oggi al loro interno prende luogo la rassegna gastronomica tipica di Pizzighettone: le cudeghe coi fasulin de l’oc.
Questo è il link della proloco dove spulciare un po’ di informazioni, utili anche per i camperisti.
Quest’anno però a causa Covid molte attività non sono fatte e i fagiolini li danno d’asporto. Li consegnano addirittura all’interno delle macchine, senza che uno si debba nemmeno disturbare a scendere per comprarli.
Noi li mangiamo in camper con la presenza roboante dell’Adda che si sente ma non si vede.
Abbiamo modo comunque di visitare le casematte, 93 in tutto, ma noi ne vedremo “solo una fila” con la visita guidata, che ci porta anche a vedere le carceri e l’interno della Torre del Guado.
Trovate il video qui, così da poterle vivere un po’ anche voi con noi.
Gli Imperdibili di Pizzighettone
Da non perdere a Pizzighettone ci sono altre due cose, oltre le casematte: una chiesa e un museo.
La chiesa è quella di S. Pietro del ‘700 ed è tutta rivestita di marmi e mosaici.
Il museo, invece, è quello delle arti e dei mestieri della campagna e del borgo. Anche qui a farla da padrone è il fiume. Non solo perché tanti lavori erano legati alla presenza dell’Adda, quali la raccolta della ghiaia, la pesca, le palafitte e addirittura i cercatori d’oro, ma l’Adda è stato anche barriera posta a segnare le divergenze tra il vero e proprio castrum, il borgo fortificato, l’abitato principale a Est e la borgata di Gera a Ovest, dove le persone erano povere, ridotte alla fame e costrette a spaccarsi la schiena per ricavare dal fiume la ghiaia, da qui il nome dell’intera contrada.
Il guado era il solo filo conduttore tra chi stava di qua e chi di là.
All’interno delle mura abbiamo trovato la tabella dei prezzi per guadare con merci differenti. Siamo stati mezz’ora a ridere davanti a: “Un porco……………..”.
Il Lago Gerundo e il Drago Tarantasio
Oltretutto scopriamo che il drago Tarantasio che abitava nel Lago Gerundo sulla cui isola Fulcheria è sorta poi la nostra città Crema, si era spinto anche qui a quella che sarebbe diventata Pizzighettone, insomma fino all’Adda che era molto più largo e vasto di oggi. Tarantasio mangiava i bambini, Gabriele dice che sarà stata un luccio o un siluro, fatto sta che anche da noi le leggende che parlano di bambini risucchiati dalle acque per colpa del drago non si sprecano.
E oggi è Holloween e forse anche per questo, oltre alla fitta nebbia, che ci spostiamo col camper nella vicina Via Adriano Boneschi, al di là della Polveriera di S. Giuliano, al di là delle leggende di draghi mangia bambini e delle nebbie dell’Adda.
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