Se è vero che non c’è due senza tre, eccoci pronti a presentarvi il nostro terzo camper: un semintegrale Arca Arcadia 4.3 del 2001. Lo abbiamo chiamato Argo, come la nave che accompagnò gli Argonauti nel loro viaggio alla ricerca del vello d’oro.
La decisione
La decisione di cambiare camper è stata presa dopo un inverno gelido in una freddissima notte di San Silvestro quando tra un botto di capodanno, buoni propositi e un vento fortissimo abbiamo concluso di vendere il nostro amato Heisenberg. Troppo il freddo patito, troppo poco lo spazio di stivaggio dove nemmeno gli sci, anche se solo per pochi centimetri, hanno trovato spazio, troppo scomoda la doccia non separata, quando le temperature ti obbligano ad avere sempre i piedi asciutti. Tutti questi elementi ci hanno definitivamente convinti a fare questo grande salto: compriamoci un Arca.
Al di là del nostro nome L’arca di noi 3, che è nato per scherzo e gioco e non per la marca di camper, la scelta è ricaduta su un Arca perché questa volta volevamo un camper che si contraddistinguesse per la coibentazione delle pareti e la qualità dei materiali.
Effettivamente ogni pensile, così come i due armadi, sono interamente in legno, anche nella parte posteriore che poggia sulla parete del camper.
Questa caratteristica rende il camper ancora più isolato dal caldo e soprattutto dal freddo. In quanto a vivibilità per noi che siamo in tre è perfetto: grande dinette da 4 nella parte frontale e letto alla francese dietro. Questa volta quindi nessun corridoio e spazi ristretti ci limitano i movimenti, come accadeva invece nella parte centrale di Heisenberg.
Caratteristiche
La meccanica è Fiat Ducato 2800 idTD con 127 cv di potenza, cambio manuale, trazione anteriore e un frontale, a dire il vero un po’ brutto esteticamente, ma ideale per tagliare l’aria e consentirci un’andatura intorno ai 100 Km/h con pochissimo consumo.
Argo è omologato per 5 persone, ma i posti letti effettivi sono 4, così come i posti viaggio dotati di cinture di sicurezza. Gli accessori installati, di cui in parte Argo era già dotato e in parte invece montati da noi, rendono questo camper davvero confortevole anche nei viaggi lunghi come i nostri.
È proprio un’altra storia, soprattutto la doccia separata. Lungo 6,62, diventa 7 metri e poco più con le bici caricate sul porta bici esterno. La differenza di lunghezza nella guida non si fa sentire, ma abbiamo installato per comodità una retrocamera.
Parliamo ora di elettricità. Argo monta un pannello solare, che deve essere monocristallino perché a differenza di quello di Heisenberg inizia a caricare solo quando il sole è ormai alto. Anche se quando carica è una potenza tutto sommato dobbiamo ammettere che preferivamo quello di Heisenberg, siccome non viviamo ai Tropici e il sole bello forte sopra il tettuccio c’è a volte solo per qualche ora, specie in inverno.
Comunque le batterie servizi sono due, Agm, poste sotto i sedili. Abbiamo un inverter per tutto ciò che proprio non può andare a 12V e un generatore per le emergenze. Purtroppo quest’ultimo è a gas. Ebbene sì, una scoperta anche per noi, un generatore a gas.
Oltre alle emergenze il generatore serve anche per far funzionare un condizionatore in caso di caldo intenso e insieme fanno un lavoro discreto: attenuano il caldo quel tanto che basta da renderlo sopportabile. Il frigorifero è di quelli bassi, con piccola cella freezer, trivalente: può andare sia a gas, con la classica 220 quando siamo attaccati alla corrente oppure 12V in viaggio, in questo caso mantenendo la temperatura del frigo.
Per quanto riguarda il gas l’impianto funziona, generatore compreso, con due bombole da 10 Kg alloggiate accanto alla dinette. I serbatoi delle chiare sono ben due, uno interno sotto la dinette e uno esterno, quindi inutilizzabile in inverno.
C’è da ammettere che sono molto comodi, più che altro per avere una riserva in caso di necessità, ma comunque bisogna considerare il fatto che il serbatoio delle grigie invece resta sempre e comunque uno.
Gran bella cosa invece è il WC dotato sia di cassetta che di nautico. Altre caratteristiche che ci entusiasmano davvero tanto oltre ai già contemplati mobiletti rivestiti, la dinette spaziosa e la doccia separata, sono i gradini integrati e la porta d’accesso dotata di zanzariera.
Pressoché inutile, invece, riteniamo, visto che non lo abbiamo ancora sfruttato dopo mesi, il forno a gas, che non è un vero forno, ma più uno scaldavivande.
Infine, due parole sul riscaldamento, che avviene grazie alla Truma 3002 dotata di ventilazione forzata e canalizzazione. Questa truma, a differenza dei modelli antecedenti, è silenziosissima e molto efficace già impostata al minimo della potenza.
