Nel comune di Pisogne avevamo già sostato in Val Palot e con questo viaggio aggiungiamo una tappa che ci porta da una sosta in mezzo alle montagne e ai boschi a una sosta direttamente sul Lago d’Iseo.
Parcheggio camper in riva al lago d’Iseo
Ci troviamo a 50 metri della riva, in un parcheggio dedicato, comodo anche per visitare il centro. Il pagamento avviene selezionando la voce camper al parchimetro e la tariffa è di €1,50/h oppure €9/24h. Il parcheggio si trova in Via Giovan Battista Bettoni a Pisogne (BS).
La ciclopedonale Toline Vello
L’obiettivo della nostra gita è quello di percorrere la suggestiva ciclabile che parte da Toline di Pisogne e arriva fino a Vello, seguendo la vecchia strada litoranea. Al momento della nostra visita però la pista ciclopedonale “Vello – Toline” è aperta solo sul territorio di competenza del Comune di Pisogne, mentre rimane chiuso il tratto di competenza del Comune di Marone per lavori di messa in sicurezza.
La ciclo-pedonale è percorribile sia a piedi che in bicicletta. Siamo sulla sponda orientale (bresciana) del Lago d’Iseo e lo specchio d’acqua del lago ci accompagna in tutta la nostra permanenza, sosta ed escursione comprese, senza abbandonarci un istante.
Il lungolago di Pisogne
Prima di raggiungere Toline percorriamo il lungolago di Pisogne, un’area pedonale ben curata, elegante e moderna. Nei pressi della recente struttura adibita a galleria d’arte, il Mirad’Or, vediamo i resti dell’antico lavatoio. È lo stesso logo Mirad’Or con la M spezzata a suggerirci e a individuare le pietre del lavatoio ancora oggi visibili appena sotto l’acqua.
Il lungolago Tempini è stato arricchito dopo la chiusura al traffico da installazioni e opere artistiche che rimandano agli antichi mestieri. La struttura stessa dell’opera in ferro battuto ricorda l’attività di estrazione del ferro qui presente fino agli anni ‘50. E anche il lavatoio rimanda a un antico mestiere che ha contraddistinto un’intera comunità, i suoi usi e costumi poiché veniva svolto non solo per il bucato personale, ma anche come fonte di reddito.
Il Cavallo Bianco di Govine
Proseguiamo la nostra passeggiata lungo il lago; ci lasciamo alle spalle il lido di Pisogne e arriviamo alla frazione Govine grazie a una nuova passerella pensile a picco sul lago. Il percorso è reso ancora più scenografico dalla statua enorme di un Cavallo Bianco. Questo monumento è diventato uno dei simboli di Pisogne. Scopriamo che nasce nel 1968 come carro di carnevale: rappresentava il cavallo di Troia tanto che aveva al seguito un serie di figuranti vestiti da troiani e a un certo punto della sfilata dalla sua pancia uscivano grazie a una botola alcuni bambini che lì era rimasti nascosti.
Il cavallo era con uno scheletro di bacchette di ferro rivestite di carta pesta a aveva delle ruote di legno. Venne posizionato dove lo vediamo oggi una volta che si smise di utilizzarlo per il Carnevale, ma subì parecchi atti vandalici, finendo addirittura nel lago. Alla fine fu rivestito di gesso bianco dagli scout di Pisogne e cementato lì dove si trova ancora adesso.
Sulla ciclabile
Il tratto tra le frazioni Govine e Toline quando lo percorriamo noi è in fase di rifacimento e abbastanza pericoloso e rumoroso, ogni disturbo dei veicoli a motore viene ricompensato non appena la vera e propria ciclopedonale Toline-Vello ha inizio.
L’itinerario è completamente pianeggiante, nessuna fatica quindi e tanta bellezza e silenzio intorno. Unica accortezza è quella di evitare di percorrerla con il brutto tempo: le pareti verticali qui arrivano fino all’acqua ed è possibile che in caso di maltempo scarichino pietre proprio sulla ciclabile.
Il percorso a tratti è scavato sotto la montagna, suggestivo è il passaggio sotto la Corna Trentapassi.
Seguendo il sinuoso tragitto arriviamo fino alla prima galleria di competenza del comune di Marone dove la ciclabile è sbarrata e torniamo in camper percorrendo dieci chilometri tutti quanti a un passo dal lago.