Marta è uno di quei borghi che, ormai da tempo, spiccava nella lista dei borghi da visitare in camper. Un ruolo importante per includere il luogo nell’elenco delle mete desiderate ha giocato l’omonimia: mi piaceva l’idea di vivere, per un giorno, in un luogo che si chiamasse con il mio stesso nome.
Marta
Piccolo paese dell’Alta Tuscia a 315 metri sopra il livello del mare, Marta è soprattutto un borgo di pescatori posto sulle sponde del Lago di Bolsena. La presenza dell’acqua, elemento col quale sono più in sintonia, ha certamente fatto pendere l’ago della bilancia a suo favore.
Già nel 1600 si parlava di Marta come di quel paese le cui case erano “dall’acqua battute assai” (Benedetto Zucchi).
Tra i paesi sul lago di Bolsena nessuno è lambito dall’acqua come Marta.
La sosta camper
Noi, incuranti di questa vicinanza all’acqua, sostiamo in camper proprio sulle sponde del lago in un ampio parcheggio asfaltato a circa un chilometro dal centro, raggiungibile attraverso la bella passeggiata sul lungolago. Inizialmente, siamo cullati dal rumore costante delle onde, ma in piena notte la tramontana inizia a soffiare tenace e ostinata, come un mulo cocciuto e testardo.
Solo al mattino scopriamo che queste condizioni meteo sono caratteristiche di Marta. Mi ci rispecchio in questo paese, di nome e di fatto.
La Passeggiata Martana
Nel 1929 il podestà pensò di proteggere le case dalle tempeste del lago costruendo un muraglione, che le proteggesse dall’acqua. Oggi il terrapieno di quel muraglione è stato trasformato nella passeggiata martana. È da qui, che iniziamo la nostra esplorazione di Marta. Siamo in pieno inverno, quando sembra che non siano rare le lagheggiate, un bizzarro fenomeno che fa ghiacciare sugli alberi, muretti e costruzioni, l’acqua del lago sollevata dalla tramontana. La tramontana soffia fredda, ma, fortunatamente, le temperature non sono sotto lo zero. Ci facciamo bastare gli schizzi d’acqua, tenendoci il ghiaccio per la prossima volta.
L’Isola Martana
Camminiamo sul lungolago sorvegliati dall’Isola Martana. Qui tutto si chiama Marta, come il fiume e il monte soprastante il paese, o Martana, come l’isola, la passeggiata, le barche.
L’Isola Martana è aspra e rocciosa nella parte superiore, verdeggiante e ricca di vegetazione in quella inferiore. Si narra che, su quest’isola, venne fatta prigioniera Amalasunta, la regina dei Goti. Venne tenuta segregata fino a quando due sicari commissionati dall’avido marito, che poi era anche suo cugino, Teodato, la uccisero.
La Leggenda di Amalasunta
La morte della Regina dei Goti, Amalsunta, è ancora oggi misteriosa, non si sa se venne pugnalata, affogata o fatta cadere dall’aspra rupe dell’isola Martana. Fatto sta che, proprio per questo mistero che aleggia intorno alla sua tragica morte, una leggenda racconta che ancora oggi si può udire il suo spirito urlare di dolore nelle notti di luna piena e quando soffia forte la tramontana.
Col camper sostiamo proprio di fronte a questa isola: la tramontana soffia con violenza, molti sono i rumori che solleva e che trasporta nel suo sferzare, tra questi ci saranno anche i lamenti di Amalasunta? Ma siccome non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, continuiamo incuranti la nostra visita per Marta.
La Torre dell’Orologio
Giungiamo alla Torre dell’Orologio, il simbolo del paese. Alta 21 metri, riporta, oltre agli orologi che ne danno il nome, anche lo stemma dei Farnese, una delle tante famiglie che si contesero Marta. Ci perdiamo tra viuzze, case di tufo e scalinate che ci conducono ancora sul lago nella parte più caratteristica del paese, il borgo dei pescatori.
Il Borgo dei Pescatori
Tante barche colorate qui sono adagiate sulla piccola spiaggia. Sembrano minuscole balene arenate. Centinaia di reti sono stese ad asciugare e oggi anziché pesci catturano gli sguardi di noi curiosi.
Nessuno esce a pescare col lago così agitato, sempre colpa della tramontana. Però, i pescatori non perdono tempo. Si danno da far sulla terra, stendendo queste grandi reti e nasse.
Il Lago di Bolsena
Il lago di Bolsena è il lago di origine vulcanica più grande d’Europa e ha un solo emissario, il fiume Marta. È un posto di incredibile energia, lo dimostrano il vento inflessibile, i pescatori imperterriti, Amalasunta, donna forte e intelligente e la sua leggenda.
INFORMAZIONI:
-Prezzo Sosta: parcheggio gratuito dal 1 Novembre al 31 Marzo
-Passeggiata martana per il centro di Marta: 20 minuti dal parcheggio
INDIRIZZO DELLA NOSTRA SOSTA | Piazza Martiri di Cefalonia, Marta VT; coordinate GPS 42.53422, 11.93112 (descrizione, prezzi e voto sulla nostra mappa). |
PERIODO DELLA VISITA | Dicembre 2019 |
COSA FARE E PUNTI D’INTERESSE | Visita al borgo dei Pescatori, alla Torre dell’Orologio |