Radunati
La storia del camper come modo di muoversi liberamente e vivere all’aria aperta può diventare, in alcuni casi (non è una regola valida sempre, ma va un po’ a fortuna) occasione di aggregazione.
Partecipiamo al nostro primo raduno. Conosciamo persone fantastiche con una gran voglia di divertirsi con poco, dove la semplicità è tutto ciò che si ha a disposizione. Uniti da questa passione in comune, che fa da collante, alcuni di loro diventano presto amici.
Azienda di riso
Il raduno è anche occasione di confronto sui mezzi e sui problemi, perché chi viaggia in camper sa bene che “ce n’è sempre una”. Sono giorni anche istruttivi perché visitiamo un’azienda che lavora il riso e davvero noi non sapevamo che forma avesse un chicco di riso prima della sua lavorazione per arrivare sulle nostre tavole: ci sentiamo come il bambino che scopre, dopo averle sempre viste nelle cassette del supermercato, le pere sull’albero.
La luffa
All’azienda agricola L’Ippogrifo scoviamo anche una bizzarra novità: la luffa, una spugna vegetale, che è diventata uno strumento indispensabile per lavare Milka, davvero utile. Ne compriamo una e a proposito di pere ce ne regalano un sacco di 3 chili.
Ancora Lido di Volano
Torniamo in quel del Lido di Volano e, visto che ormai l’acqua non ha più segreti per Milka, facciamo l’ultimo bagno dell’anno. E’ la seconda volta in un anno che sostiamo in questo lido (leggete la volta precedente qui). Il fondale del lido, in verità, qualche segreto sembra conservarlo. E’ melmoso e come appoggiamo i piedi a qualche metro dalla riva una sensazione di ribrezzo ci percorre da capo a piedi, soprattutto ai piedi. L’unica che non muove ciglio è ovviamente Milka, poco impressionabile. Sembra più il Gange del mare, speriamo che le sue acque siano altrettanto purificatrici ma meno inquinate.
Al di là delle differenze
È stata un’esperienza che ci ha arricchito perché abbiamo conosciuto persone diverse con tante esperienze e voglia di condividere. È bello sapere che al mondo, nonostante vogliano farci credere il contrario, c’è ancora gente disponibile e spontanea, che sogna, che viaggia e che impara dal prossimo ad ogni incontro. È questo un mondo che apre la mente al di là delle differenze, al di là degli schemi confezionati come le pere del supermercato.