Un modo alternativo e molto divertente per esplorare il territorio e conoscerne curiosità e punti d’interesse è il Geocaching. Non fatevi spaventare dal nome un po’ americano, un po’ francese con un pizzico di derivazione dal mondo informatico. È in realtà un gioco vecchio, ma riadattato ai tempi moderni, semplice, ma che richiede voglia di conoscere, di mettersi alla prova e di cercare.
Cos’è il Geocaching?
Il Geocaching è, infatti, una caccia al tesoro a livello mondiale che per funzionare si avvale di internet. In sostanza è un’attività che si svolge all’aperto, ma per la quale è indispensabile una connessione internet. É la caccia al tesoro degli anni 2000. Oggi, infatti, è un sito internet e un’applicazione da installare sul cellulare, ma nasce nel maggio del 2000 per testare l’efficacia e la correttezza dei GPS.
Come è nato il Geocaching?
Fino al 2000 esisteva il Selective Availability un segnale che disturbava i GPS compromettendone la precisione e causando errori di localizzazione fino addirittura a 100 metri.
Nel Maggio del 2000, però, l’amministrazione Clinton rimosse questo disturbo e un americano ebbe la brillante idea di testare la nuova precisione dei GPS nascondendo su una collina, in Oregon, un contenitore con dentro cassette, un block notes, libri.
Condivise la posizione del contenitore su un gruppo di appassionati di tecnologia. Lo scopo era quello di vedere se degli sconosciuti sarebbero riusciti a trovare il suo contenitore solo con l’aiuto delle coordinate da lui condivise.
Iniziò la caccia e proseguì fino ai giorni nostri, perché l’attività riscosse così tanto successo ed entusiasmo, che nel settembre del 2000 nacque il dominio ufficiale geocaching.com.
Pensate che oggi l’errore nella posizione è sceso a 3 metri, quindi è sempre più facile arrivare quanto meno nelle vicinanze delle nostre cache, i contenitori nascosti che ogni buon geocacher deve trovare.
Il Geocaching esiste anche in Italia?
In Italia ci sono nascoste circa 25.000 cache in tutta la penisola e nelle Isole.
La prima cache in Italia fu nascosta in Sicilia il 27 Aprile 2001.
Alcune cache sono nascoste proprio sotto i nostri nasi in luoghi dove magari passiamo abitualmente ogni giorno. In genere i luoghi scelti per nascondere una cache sono posti di interesse, che meritano di sicuro una visita.
Perché il Geocaching è il gioco ideale per i viaggiatori?
Il Geocaching è uno strumento per promuovere città, regioni e paesi. Indubbio è il suo potere di coinvolgere i giocatori, perché proprio non manca niente a questo gioco. Tecnologia e divertimento sono la base del geocaching. Curiosità e scoperta sono il motore che lo fanno funzionare, che, almeno per noi, hanno fatto sì che diventassimo geocachers.
A volte, poi, sono stati creati dei veri e propri percorsi che fanno conoscere storie, luoghi o monumenti, toccando le principali tappe di un paese, città o borgo che sia.
Non mancano cache nella natura, quelle cache che ti fanno camminare, camminare e camminare.
Ci sono cache facili e cache difficilissime, che richiedono determinate capacità.
Essendo ogni cache descritta in modo efficace sull’app, però, fa sì che questo gioco possa essere idoneo a tutti, bambini compresi. Anzi, da una ricerca è emerso che il geocacher tipo ha 38 anni, gioca con la famiglia e il più delle volte usa il gioco per turismo, come dargli torto.
Istruzioni e consigli
Nel caso vi fosse venuta voglia di giocare, lasciamo qui di seguito le regole e istruzioni principali per cimentarvi nel Geocaching. Vi avvisiamo che la prima cache sarà difficile da trovare, tra capire il meccanismo del gioco e orientarvi, perciò, innanzitutto non demoralizzatevi, chiedete magari aiuto a chi l’ha già trovata, guardate le attività precedenti, spiate le foto degli altri, ma soprattutto scegliete una cache facile!
- Scaricate l’applicazione Geocaching e registratevi (sì, sarà l’ennesima applicazione che vi ruberà dati inerenti la vostra posizione, ma questa volta vi divertirete)
- Scegliete la cache in cui cimentarvi. Le icone verdi sono gratuite, quelle grigie per i profili premium e si possono vedere solo da browser. Si possono vedere in anteprima con un solo click su ciascuna icona la distanza dalla vostra posizione, il grado di difficoltà e il tipo di cache. Ci sono infatti cache piccole grandi come l’unghia di un pollice, solitamente magnetiche, cache grandi come un contenitore dei vecchi rullini, cache grosse come un contenitore da cucina. In genere in queste più grosse si trovano anche dei trackable, piccoli oggetti da prendere per lasciarne altri. Alcuni oggetti sono proprio numerati e presentano tanto di logo. Sono i trackable ufficiali e hanno in genere determinati scopi come ad esempio raggiungere precisi luoghi, persone, animali.
- Una volta scelta la cache nella scheda illustrativa trovate informazioni come le caratteristiche, gli attributi (se accessibile con passeggini, carrozzine, cani o in quali orari si può andare). Qui nella descrizione si trovano tutte le indicazioni sul luogo, la storia e le curiosità. Molto utili sono gli indizi e i commenti degli altri geocacher e le loro foto che trovate in Attività.
- Non vi resta che mettervi alla ricerca concreta della cache. Per noi molto utile è la visualizzazione della mappa dell’app in modalità satellite in modo da avere dei precisi punti di riferimento (alberi, edifici, pali, rocce) e capire esattamente dove possa essere nascosta.
Trovata?
- Bene, non vi resta che prenderla furtivamente. L’importante nel gioco è non farsi scoprire dalla gente comune che del gioco non sa nulla. Coloro i quali non sono geocacher sono chiamati dai geocacher “babbani”(in inglese “muggles”) termine preso dal libro di Harry Potter. Il rischio di farsi scoprire oltre a quello estremo di doversi giustificare e spiegare alle forze dell’ordine che non si tratta dell’installazione di una bomba (è successo davvero), ma di un gioco riconosciuto a livello mondiale, è quello di compromettere la cache che, una volta scoperta da non giocatori, può essere rubata (anche se non ha valore), distrutta o spostata.
- Presa la cache, si apre e si firma il logbook, che è una sorta di diario di tutti i ritrovamenti e si segnala nell’app il ritrovamento, raccontando l’esperienza e allegando (se volete) delle foto.
Ben fatto.
L’icona sulla mappa diventerà a questo punto un bel e sorridente smile. E speriamo vi siate divertiti anche voi!
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