Nella Val’Arda, solcata dall’omonimo fiume, si erge arroccato sulla collina Castell’Arquato. È un borgo con al suo interno una Rocca murata, una vera roccaforte che svetta con le sue 4 torri tra le colline dell’Appennino piacentino. Dobbiamo ammettere che tutto questo innalzarsi e farsi vedere funziona senza dubbio perché già da lontano, da chilometri di distanza, si possono ammirare le torri merlate, i suoi palazzi e la sua rocca.
Dove sostiamo con il camper
Parcheggiamo il camper nei pressi del cimitero, nella parte alta del borgo. Con una passeggiata di circa dieci minuti arriviamo alla Rocca, dove entriamo per salire in cima al suo mastio. Da qui abbiamo una visuale di tutto il paese lambito dal fiume Arda da una parte e dalle colline piacentine dall’altra.
Il Golfo Padano
Tutti questi colli sostituiscono oggi quello che una volta era il Golfo Padano. Non è difficile imbattersi ancora adesso nei fossili di conchiglie incastonate nelle pietre, nei sassi, addirittura noi li troviamo sulla scala dell’Ospedale. Se nella preistoria il mare ricopriva tutto questo territorio oggi i declivi collinari ospitano vigneti e campi coltivati.
La Rocca di Castell’Arquato
Qua e la spuntano torri merlate, borghi fortificati legati insieme da un’incredibile sistema di comunicazione visivo medievale. Era così infatti che si comunicava, con lo sbandierare di bandiere da una torre all’altra.
La rocca di Castell’Arquato fu voluta dai Visconti. Era una rocca inespugnabile, con astuti mezzi difensivi ed eccezionali punti di osservazione e sorveglianza. Al suo interno oggi c’è il museo della vita medievale che ci fa fare un salto indietro e vedere le tecniche di difesa dalle invasioni nel XII secolo, nel corso del quale la Rocca Viscontea venne ultimata.
Dalla cima del Mastio alto 42 metri si vede anche Argo parcheggiato prima del cimitero, che da qui sembra l’avanzata di un’onda di tombe bianche. Anche il cimitero è in collina e ne segue il profilo.
Il video ci vede alle prese sia con l’altezza, questi impressionanti 42 metri, della Torre che con i fossili presenti su tantissime pietre per tutto il borgo di Castell’Arquato.
Il Palazzo del Podestà e la Collegiata di Santa Maria
Di fronte a noi osserviamo il Palazzo del Podestà. In mezzo alle finestre campeggia l’affresco dello stemma di Castell’Arquato, composto da 2 leoni rampanti simbolo degli Sforza che subentrarono ai Visconti e un castello merlato ad indicare il borgo. Da un lato il profilo della Collegiata di Santa Maria Assunta chiude la piazza. Sorta nel 1122 sopra un’antica chiesa del ‘700 perché crollata dopo il terremoto del 1117.
Il Museo Geologico
Quando scendiamo dal Mastio andiamo a verso il Museo Geologico che si trova all’interno di quello che era nel 500 l’Ospedale di Santo Spirito. Ci perdiamo tra scorci suggestivi e scalinate, vicoli che salgono e altri che scendono. Molto suggestiva è in particolare una visuale, che possiamo godere da una via secondaria, sul Palazzo Stradivari e sul Torrione del Duca.
Dobbiamo ammettere che a Castell’Arquato moderno e antico si fondono completamente. Ed è solo quando riusciamo a isolarci, defilandoci dalla folla della domenica pomeriggio, in alcune sue stradine troppo strette per essere trafficate che riscopriamo il fascino antico e più autentico di Castell’Arquato.
INFORMAZIONI:
-Prezzo Sosta: Gratuita
-Distanza dal borgo: 15 minuti a piedi
-Prezzo visita alla Rocca con salita sopra al mastio: 7,00 euro a testa inclusa breve spiegazione iniziale (animali ammessi)
INDIRIZZO DELLA NOSTRA SOSTA | Parcheggio Gratuito Via Circonvallazione fronte cimitero Castell’Arquato PC; coordinate GPS 44.84959, 9.86334 (descrizione, prezzi e voto sulla nostra mappa). |
PERIODO DELLA VISITA | Febbraio 2020 |
COSA FARE E PUNTI D’INTERESSE | Passeggiata per il borgo Visita guidata alla Rocca Viscontea Museo Geologico Scala Elicoidale nel Torrione del Duca (che noi però abbiamo trovato chiuso) Degustazioni prodotti tipici |