La nostra tappa a Lucignano è dettata dalla curiosità di scoprire l’area di sosta comunale totalmente gratuita con allaccio alla corrente incluso. Certo, la Toscana è ricca di borghi e città affascinanti e ci sembra fin dalla programmazione di questo viaggio un peccato fermarci in questo borgo che sembra dimenticato e non considerato perfino dai toscani. Ci dicono che non c’è nulla e, per poco, non abbandoniamo pure l’idea di recarci a Lucignano. Ci viene, però, incontro uno dei nostri fedeli difetti, la testardaggine. Le parole degli altri vengono accantonate, insieme al dannoso pensiero che la tappa a Lucignano sia la privazione della possibilità di visitare posti più rinomati.
La nostra sosta
La Toscana è una regione incredibile e non ci delude nemmeno nel luogo poco noto come Lucignano. L’area di sosta è un grande campo alla base del borgo, che si trova in cima alla collina, ad una cinquantina di metri sopra di noi.
L’erba come fondo al posto del cemento e gli ulivi sul declivio alle nostre spalle rendono la nostra sosta piacevole e immersa nel verde, nonostante la strada statale passi proprio di fronte all’area.
Lucignano
Lucignano ci stupisce fin dal nostro arrivo, da lontano. Le sue torri, le mura ben conservate e gli edifici in pietra ci trasmettono immediatamente il fascino dell’architettura medievale. È un borgo murato costruito sul sito di un’antica fortificazione romana. Siamo nella Val di Chiana in provincia di Arezzo. Siena non è lontana e infatti Lucignano fu sempre conteso tra queste città. A Lucignano è difficile perdersi. Con la sua caratteristica forma ellittica due vie concentriche rappresentano il fulcro del paese. Strategico e conteso castello medievale è ancora oggi una meraviglia passeggiare per le sue vie. Le case in pietra, spartane e senza alcuna pretesa rispecchiano il clima genuino di un borgo basato sul lavoro della terra, la coltivane degli ulivi, della vite e dei fiori da esposizione.
La Maggiolata
La festa tipica del paese è infatti la Maggiolata, così chiamata perché si svolge a fine Maggio. In occasione di questa folcloristica tradizione carri addobbati con migliaia di fiori sfilano per le vie del borgo in una sfida colorata tra i quattro rioni. Una volta decretato il vincitore i carri vengono spogliati del loro vestito floreale e si da inizio alla suggestiva battaglia dei fiori usati come coriandoli e lanciati sulla folla.
La sagra del porcino
Purtroppo per noi non è Maggio, ma Ottobre. Abbiamo comunque il piacere di partecipare ad un’altra festa: la sagra del porcino. Siamo i primi ad arrivare e gli ultimi ad andarsene. Mangiamo prodotti tipici della cucina toscana preparati tutti con i porcini del Monte Amiata. Accompagniamo i piatti con del buon Chianti a chilometro zero, fatto e imbottigliato a Lucignano.
Tra le vie del borgo
Attraversiamo Lucignano di sera per il nostro ritorno all’area di sosta. Gli ingressi al borgo sono consentiti da tre grandi porte che caratterizzano il perimetro murario. Entriamo da Porta San Giusto.
Da qui a sinistra si snoda Via Roma la via povera in contrapposizione alla strada dell’altro lato che invece è caratterizzata da palazzi rinascimentali dove un tempo vivevano le famiglie nobili del borgo.
Nella parte più alta del paese un piccolo dedalo di viuzze ci accompagna, tra la tranquillità della sera, fino alla Chiesa di San Francesco e alla piazza. Sulle panchine chiacchierano gli abitanti di Lucignano. Li sentiamo raccontare la giornata tra le consonanti mangiate tipiche della gorgia toscana.
Incrociamo altri due camperisti visti prima della cena all’area di sosta. Ci salutano con un cenno della mano, si avvicinano e ci chiedono se anche noi come loro siamo rimasti stupefatti da questo borgo inaspettatamente piacevole. Scopriamo che Mastroianni, dopo la bella Arpino, ci segue anche a Lucignano, in un altro film questa volta di Monicelli, le due vite di Mattia Pascal.
Con la rocca e le Torri, che svettano al centro del borgo torniamo al camper. A farci luce c’è la sola luna, che sembra esser sorta apposta per l’occasione di illuminarci la via del ritorno. Così anche la notte diventa magica a Lucignano.
INFORMAZIONI:
-Prezzo parcheggio: gratuito
-Costo cena alla sagra del porcino: 18,00 Euro a testa
INDIRIZZO DELLA NOSTRA SOSTA | Strada provinciale 19 Lucignano; coordinate GPS 43.27652, 11.74544 (descrizione, prezzi e voto sulla nostra mappa). |
PERIODO DELLA VISITA | Ottobre 2018 |
COSA FARE E PUNTI D’INTERESSE | Passeggiata nel borgo |
PERCHE’ SI’ | Borgo caratteristico e tranquillo dove mangiare la tipica cucina toscana |