Il Passo di San Pellegrino si trova a pochi chilometri da Moena e dalla Val di Fassa. Un posto circondato dalla natura e dalle magnifiche Dolomiti, dove rilassarsi, fare lunghe passeggiate e gustare piatti tipici in malghe e rifugi.
https://www.youtube.com/watch?v=iSZ7iORa8po&t=431s
Il Passo di San Pellegrino
Amanti della Val di Fassa, ma in cerca di posti più tranquilli e meno frequentati dalla massa di turisti, ci rechiamo al Passo San Pellegrino ad una decina di chilometri da Moena. La strada ha una pendenza anche del 14% in alcuni tratti, ma sale senza tornanti o gallerie.
Il Col Margherita e l’Alta Via Mariotta
Una volta arrivati, non esitiamo a prendere la funivia che porta al Col Margherita a 2500 metri. Dopo aver mangiato un panino al volo, percorriamo l’Alta Via Mariotta intenzionati a raggiungere le trincee della prima guerra mondiale ancora ben visibili e percorribili sulla Cima Juribrutto.
Pannelli didattici e stazione meteo
All’inizio del sentiero, pannelli esplicativi illustrano la formazione delle Dolomiti e indicano le principali cime che si elevano maestose tutt’intorno, La Marmolada, le Pale di San Martino, il Civetta o il Pelmo. Siamo incuriositi dalla postazione meteorologica in grado di rilevare l’inquinamento da mercurio, una vera rarità perché ce ne sono solo 40 al mondo.
La prima guerra mondiale e le sue testimonianze
Alla nostra destra per tutto il percorso siamo accompagnati dalla parete rocciosa, che scende a strapiombo fino al laghetto del passo e al camper. Dopo qualche centinaio di metri, iniziamo a vedere le prime testimonianze della guerra, trincee, postazioni di guerra, e baracche. L’ambiente circostante è caratterizzato da grandi massi, che affiorano dal pendio prativo. Sono tutti ricoperti di licheni e, appena un raggio di sole li colpisce, diventano quasi fosforescenti.
Alla forcella di Juribrutto delle affettuose mucche ci trattengono più del dovuto. Arrivano i primi neri nuvoloni del pomeriggio e decidiamo di tornare indietro e scendere in funivia. Evitiamo per pochi minuti l’acquazzone.
Rifugio al Passo Selle e la cannoniera austriaca
Una valutazione corretta del meteo non ci accompagna, però, anche il giorno successivo, quando risaliamo a piedi l’altro versante. Raggiungiamo il Rifugio al Passo Selle accompagnati da un gran vento, ma ancora dal sole. Da questo passo partono due ferrate che consentono la visita a trincee, gallerie e cannoniere del fronte italo austriaco. Una postazione austriaca è proprio sopra al rifugio e decidiamo di visitarla, perché non serve ne imbrago ne attrezzatura essendo ancora all’inizio del sentiero. Ne siamo immediatamente suggestionati.
Un temporale da paura
Siamo rapiti dal luogo e dalla sua tragicità e non ci accorgiamo che, da dietro la montagna, si sta avvicinando velocemente un gran temporale. Cerchiamo di affrettarci all’ultimo istante, ma, quando iniziano a scendere le prime gocce, è ormai troppo tardi. Corriamo per raggiungere la Malga Paradiso, più a valle, ma il temporale ci sorprende in mezzo alla montagna. Fulmini e saette cadono intorno a noi, corriamo a più non posso insieme alle mucche.
Arriviamo alla malga ormai fradici, tra grandine e vento. Abbandoniamo l’idea di percorrere la mulattiera italiana per vedere altre postazioni di guerra anche se ormai il sole è ritornato a scaldarci e ad asciugarci e il temporale è subito un brutto ricordo.
Il lago del Passo di San Pellegrino e il suo biotopo
Prima di lasciare il Passo per nuove mete, non possiamo mancare un giro intorno al suo lago. Il lago al Passo di San Pellegrino è una vera chicca. Formatosi grazie all’impermeabilità delle rocce vulcaniche che ne costituiscono il fondale. È circondato da pini e larici che specchiandosi nell’acqua color verde regalano grandi emozioni. Il lago è molto piccolo così il giro si completa in poco meno di un’ora.
È il posto ideale per fermarsi e ammirare la natura. Diverse panchine e tavolini aiutano a prendersi una pausa dal mondo e sostare lungo le sponde del lago. Il sentiero, che costeggia tutto il lago, fa parte del biotopo del Passo di San Pellegrino, una riserva in cui vivono particolari specie di vegetali. A tratti assomiglia a una torbiera, dove il terreno sembra ballare sotto i nostri piedi.
Concludiamo, così, circondati da questa rara bellezza naturale al lago del Passo di San Pellegrino la nostra permanenza nella sempre affascinante Val di Fassa.
INDIRIZZO DELLA NOSTRA SOSTA | PASSO DI SAN PELLEGRINO presso il parcheggio dell’impianto di risalita Costabella; coordinate GPS 46.37764, 11.78474 (descrizione, prezzi e voto sulla nostra mappa). |
PERIODO DELLA VISITA | Agosto 2018 |
COSA FARE E PUNTI D’INTERESSE | Trekking, vie ferrate, visita alle trincee e alle postazioni della Prima Guerra Mondiale. Relax sulle sponde del lago nel biotopo del passo. |
PERCHE’ SI’ | Suggeriamo una visita alle numerose testimonianze di guerra presenti tutt’intorno al passo solo per capire quanto sia stata dura e terribile la prima guerra mondiale |
Ciao! Potrei sapere dove avete sostato con il camper?
Abbiamo sostato proprio al Passo davanti agli impianti di risalita.