Torniamo in Abruzzo in camper, questa volta ci lasciamo alle spalle le città per esplorare quelle che pensiamo essere zone più selvagge e meno frequentate.
1. Campo Imperatore
La prima tappa è Campo Imperatore nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Percorriamo la strada panoramica fino ad arrivare in cima nel parcheggio accanto all’Osservatorio Astronomico. Ancora prima di arrivare non si contano gli ooooh di stupore. Ci accoglie la vista sul Gran Sasso con le sue austere pareti di roccia e vaste praterie dove gli occhi si perdono.
La sosta è a pagamento, costa 12 euro anche se le indicazioni non sono proprio chiare e per un giorno rimaniamo nell’incertezza di chi, come e quanti fiorini dare.
Alla sera si alza un vento infernale che ci fa temere di ribaltarci. Ne approfitto per uscire fino a mezzanotte passata per fotografare il cielo sgombro di nuvole. Le stelle cadenti a un certo punto non si contano nemmeno più.
All’alba veniamo svegliati dai campanacci dei cavalli. Non resisto alla tentazione di uscire a vederli mentre il giorno si colora. Tra il cielo della notte passata e il sole nascente questo posto mi ha già conquistata.
Niente male come inizio di giornata, che ci vede poi impegnati nel trekking fino al rifugio Duca degli Abruzzi, insieme a moltissimi altri turisti. Sono 300 metri di dislivello su sentiero che procede in un susseguirsi di tornanti. Al pomeriggio cambiamo versante seguendo il crinale che porta in cima al Monte Scindarella. Il vento non ci abbandonerà mai.
2. Ristoro Mucciante
Il giorno dopo scendiamo per un’altra tappa memorabile al Ristoro Mucciante. Qui compriamo gli arrosticini crudi che poi facciamo cuocere nel prato esterno proprio accanto al ristoro dove una fila di barbecue pronti per essere usati è messa a disposizione per i clienti.
Al pomeriggio prendiamo le bici e ci dirigiamo verso la Fonte Vetica. Incrociamo un gregge di pecore e facciamo due parole col pastore, che ci racconta quanto sia dura la vita dei mandriani, caprai e pecorai.
Col camper si può sostare al Ristoro Mucciante anche alla notte. La sosta è gratuita e regala anche qui una vista della Via Lattea indimenticabile.
3. Castel del Monte
Lasciamo il Ristoro e ci dirigiamo nel borgo di Castel del Monte. Si trova a 1346 m.s.l.m. e il suo nome richiama la parte del paese eretta intorno al castello, dove la compattezza del tessuto urbano è stata la logica risposta a un terreno scosceso e alle incursioni dei briganti e saccheggiatori.
Luogo di transumanza e antichi riti, fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia ed è caratterizzato dalle tipiche case torre che sembrano saldate le une alle altre attraverso archi e volte, detti sporti, che messi in sequenza, uno dietro l’altro, diventano vere e proprie gallerie sotto le abitazioni.
Col camper sostiamo il tempo della visita al borgo in via Via di Campo Imperatore.
4. Rocca di Calascio
La Rocca di Calascio, grazie al suo scenografico aspetto, è diventata negli anni vera icona di questa regione. È una frazione del comune di Calascio. A Calascio parcheggiamo il camper in un campo autorizzato alla sosta. Si trova lungo la Strada Provinciale 8.
Arrivare alla rocca posta ad un’altitudine di 1464 m.s.l.m. richiede una passeggiata di quasi 5 km che noi anche per via del grande caldo troviamo abbastanza impegnativa.
Ne vale la fatica, però, sia per il borgo sotto alla rocca con i suoi vicoli ciottolati sia per visitare il castello vero e proprio, dove è stato girato Lady Hawke.
Del castello oggi sono visitabili purtroppo solo dei resti, l’accesso è libero con offerta gratuita. È uno dei castelli più alti d’Europa e qui la vista spazia dal Gran Sasso all’Adriatico, tanto che il castello sembrerebbe essere stato costruito proprio come vedetta per comunicare con le rocche sul mare.
5. Santo Stefano di Sessanio
A pochi chilometri da Calascio raggiungiamo Santo Stefano di Sessanio, dotato di area sosta appena prima del paese.
Anche questo è uno dei borghi più belli d’Italia, famoso per la sua lana lo scopriamo essere una tappa turistica molto gettonata per la bellezza del suo impianto urbanistico anche qui caratterizzato da archi e portici, vicoli stretti e acciottolati.
6. Lago di Sinizzo
Siamo ancora in provincia dell’Aquila nel comune di San Demetrio ne’ Vestini per una tappa di puro relax tra sole e bagni in quello che è un piccolo lago di origine carsica.
Il periplo del lago si fa velocemente, una squadra di nuoto lo fa diverse volte in acqua mentre noi lo completiamo a piedi. Una leggenda narra di una città sommersa al suo centro. Dal lago di Sinizzo si può risalire verso L’Aquila per poi raggiungere un altro bellissimo lago quello di Campotosto.
7. Passo Godi
La nostra intenzione era di fermarci a Scanno, ma la situazione che troviamo il giorno prima di Ferragosto è invivibile. Facciamo fatica anche a passare col camper dal tanto traffico e la presenza di numerosi turisti. Superiamo così anche le gole del Sagittario e proseguiamo fino ad arrivare a quello che ci sembra finalmente un punto rilassante, il Passo Godi.
Siamo tra i comuni di Scanno e Villetta Barrea, nostra prossima tappa. Le possibilità di trekking in questa zona sono le più disparate, tra faggi monumentali, cime ventose, pascoli e boschi.
8. Villetta Barrea
Scendendo dal Passo Godi facciamo tappa a Villetta Barrea che oltre a un bel campeggio dispone di tre stalli per camper in via totalmente gratuiti e comodi sia per il lago che per il centro del borgo antico.
La vera attrazione del posto sono però gli animali, i cervi soprattutto, ma anche i lupi dell’area faunistica di Alfedena che di notte non mancano di farsi sentire rendendo suggestiva la permanenza a Villetta. I cervi invece sono abituati a girare per le vie del paese e non mancano le occasioni per un incontro ravvicinato. Uno ce lo siamo trovati con meraviglia (tutta nostra e per niente sua) proprio dietro al camper all’alba.