Il nostro arrivo a Stintino è stato accompagnato dal maestrale. Il vento ha reso il mare mosso un po’ ovunque, ma non ci ha impedito di scoprire alcune delle più belle spiagge della zona.
1) La Pelosa
In un primo momento ci indirizziamo verso la Pelosa, rinomata come la più bella spiaggia d’Italia. Certamente è l’icona sarda per eccellenza. La Pelosa è la spiaggia più famosa della Sardegna. Di fronte ad essa si estendono l’Asinara e più vicino l’Isola Piana. Quest’ultima, usata per far pascolare il bestiame fino al secolo scorso, presenta sulla sua sommità una Torre d’avvistamento aragonese datata 1578. La sabbia è bianca e fine, il mare sembra una piscina. Almeno lo è nelle foto iconiche. Seppure, infatti, per la sua posizione protetta dalle isole dirimpettaie su questa spiaggia il mare non sia mai mosso, al nostro arrivo il maestrale è talmente forte da rendere l’acqua increspata pure qui.
Il parcheggio è interdetto ai camper lungo tutta la strada che costeggia il litorale, seppure sia bassa stagione e posti disponibili, a pagamento, ce ne sarebbero a bizzeffe. Ai camper è concesso parcheggiare all’inizio della via litoranea, in un parcheggio asfaltato, maltenuto e molto sporco. Desistiamo nel toccare la sabbia della Pelosa che si trova da questo parcheggio a un paio di chilometri e il cui accesso è consentito solo se muniti di stuoia per asportare meno sabbia possibile. Buono l’intento, ma sarà davvero utile alla sua conservazione? Abbiamo ancora negli occhi l’inciviltà e la sporcizia del parcheggio e ci è difficile crederlo.
Ad ogni modo la Pelosa sarà anche la più bella, sarà l’icona, sarà la più famosa, sarà tutto, ma purtroppo non è a misura nostra, a misura di camperista.
2) Le Saline
Non indugiamo e ci rechiamo alla spiaggia delle Saline. Siamo a 4 km da Stintino dalla parte opposta alla Pelosa, che da qui dista 9 km. Al contrario che nei pressi della Pelosa il parcheggio qui è libero. Il mare è di fronte a noi. Agitato come non mai. Il cielo ci offre lo spettacolo dei fenicotteri in volo. Stanno alle saline o allo stagno dietro alla Pazzona, che raggiungeremo a piedi con una bella passeggiata sullo sterrato. In prossimità di questa spiaggia si possono osservare ancora oggi i resti delle vecchie saline. La sabbia è fatta di granelli di quarzo. I campi alle spalle del camper sono costellati da decine di postazioni militari fatte costruire perché si temeva lo sbarco degli alleati durante la seconda guerra mondiale. Poi sbarcarono in Sicilia, ma questa sorta di bunker rimasero. E li ritroveremo un po’ ovunque sulle coste occidentali della Sardegna.
3) La Pazzona
Ma la vera chicca di Stintino per quanto riguarda i camperisti è la Pazzona. La sabbia è come per le Saline fatta di granelli di quarzo che levigano zampe e piedi. Noi troviamo un paesaggio deserto, isolato, senza la presenza di troppe persone. Il mare non si concede nemmeno un’ora di tregua dalla sua agitazione e non possiamo dirvi quanto possa essere bello, possiamo solo immaginarlo.
Ad ogni modo la Pazzona è rinomata prorpio per il suo aspetto selvaggio. È una spiaggia dove non troverete servizi, stabilimenti e vita mondana, nonostante Stintino con i suoi locali alla moda non sia distante che qualche chilometro. Alle sue spalle si estende un piccolo stagno, approdo dei fenicotteri che si spostano tra qui e le saline. La strada è tutta sterrata, il cemento finisce alle saline e nella nostra passeggiata non lo incontriamo più. Siamo soli in mezzo a cactus e macchia mediterranea. Sporadicamente passa qualche mezzo. Il maestrale è imperterrito e forse ancora più forte che alle Saline, perché alla Pazzona proprio di fronte a noi abbiamo solo, si fa per dire, il mare aperto.
Niente di più, perché qui la natura è sufficiente.
INDIRIZZO DELLA NOSTRA SOSTA | Spiaggia Le Saline, Stintino; coordinate GPS 40.87855, 8.26363 (descrizione, prezzi e voto sulla nostra mappa). |
PERIODO DELLA VISITA | Giugno 2019 |
COSA FARE E PUNTI D’INTERESSE | Passeggiate, trekking, osservare i fenicotteri, spiaggia e mare |