Oggi vi portiamo alla scoperta delle spiagge visitate da noi nella zona del Sulcis Iglesiente, una delle più belle coste della Sardegna grazie al paesaggio ancora pressoché incontaminato.
1 Capo Pecora
In realtà partiamo dall’estremo sud della Costa Verde, dove c’è un luogo ancora selvaggio in cui la natura regna sovrana e l’uomo riacquista le sue giuste dimensioni, tornando ad essere quello che è: un piccolo puntino di passaggio.
Questo luogo è Capo Pecora, un promontorio che si tuffa nel mare blu cobalto. Riconosciuto come sito d’importanza comunitaria, a Capo Pecora non c’è ancora niente, niente servizi, niente edifici.
Questo ci piace molto, inutile ribadirlo. Alterniamo passeggiate a lunghi bagni passati ad osservare nuotare i pesci. A Capo Pecora non si fa altro che stare a guardare. Si guarda il tramonto, si guardano gli animali, si guardano le pietre.
E a proposito di pietre, scopriamo che c’è una spiaggia chiamata delle uova di dinosauro. Qui l’acqua marina ha levigato grandi massi arrotondandoli e facendoli sembrare delle immense uova. Alcune di esse sono talmente grandi che alla mente umana sono venuti in mente solo i dinosauri come loro creatori.
Sullo sfondo, in una insenatura, si vede Buggerru e dalla parte opposta invece con un lungo trekking sembra che si possa raggiungere un’altra perla della Costa Verde Scivu e vedere in lontananza le dune di Piscinas. Due signore di ritorno da un tentativo fallito ci dicono, però, che ad un certo punto il sentiero si perde nella macchia mediterranea e non se ne ha più traccia. Abbandoniamo qualsiasi intento di provarci pure noi e ci mettiamo ad osservare il mare davanti, nient’altro che mare.
Un mare che qui è molto pescoso. I sub sono parecchi e tornano sempre col pranzo del giorno. Uno di loro ha pescato un pesce mai visto, una specie di anguilla: “un grongo” ci dice. L’acqua è azzurra e verde a riva tra le pietre per diventare profonda e blu verso gli scogli più lontani e al largo. Il camper è parcheggiato appena prima del promontorio vero e proprio. Appena sotto al parcheggio, una piccola caletta permette di avere il mare vicinissimo.
2 Cala Domestica
A Cala Domestica c’è tutto. C’è la storia, c’è l’essenza sarda del duro lavoro in miniera, c’è la torre aragonese, c’è la spiaggia, c’è un mare incredibile e c’è pure un’area sosta su prato per il camper.
La natura intorno anche qui domina il paesaggio, tuttavia, Cala Domestica è spesso affollata proprio perché è una tappa imperdibile del Sulcis. Non resistiamo a un bagno refrigerante, poiché il caldo si fa ogni giorno sempre più intenso. Solo dopo esserci rinfrescati andiamo alla scoperta di Cala Domestica.
Correva l’anno 1904 quando venne costruita la prima ferrovia elettrificata della Sardegna. Questa ferrovia arrivava proprio a Cala Domestica e portava i minerali dalla miniera di Is Scallittas in un tragitto di 5 km. A Cala Domestica c’era i magazzini, i caseggiati e un molo dove i minerali venivano imbarcati a mano su delle piccole barche a vela latina. Da qui raggiungevano il porto di Carloforte per essere stivate nelle navi, quelle vere, quelle grandi che prendevano il largo e raggiungevano il nord Italia o la Francia.
Ancora oggi a Cala Domestica è possibile ammirare i resti degli edifici ai margini della spiaggia ed è questo l’elemento più suggestivo della Cala.
Attraversiamo la calda e morbida sabbia bianca e oltrepassati i ruderi dei magazzini prendiamo un sentiero che porta in cima al promontorio su cui spicca la Torre spagnola usata poi come punto di avvistamento nella seconda guerra mondiale. La vegetazione è incredibile, la vista della profonda insenatura che costituisce Cala Domestica è indimenticabile.
3 Masua
La spiaggia di Masua è una piccola calette, attorniata da altre piccole insenature, sia da un lato con la spiaggia di Portu Cauli, sia dall’altro verso Porto Flavia.
La galleria di Porto Flavia è a tutti gli effetti il nostro reale obiettivo per questa nostra visita a Mausa e ve lo raccontiamo qui con un articolo ad esso dedicato. Prima di vistare Porto Flavia, però, dobbiamo ammettere di essere stati attratti inesorabilmente dalla spiaggia di Masua.
Così, l’abbiamo usata per rinfrescarci e concederci un attimo di relax. D’altra parte, l’area camper La Nuova Colonia è vicinissima alla spiaggia e proprio ci è impossibile resistere. La spiaggia è di sabbia alcuni scogli e un pontile ne delimitano i lati.
La vera chicca di questa spiaggia è però Pan di Zucchero, il faraglione più alto d’Europa che da qui fa capolino tra le onde del mare. Istituito come monumento naturale nel 1993, conta ben 133 metri di altezza. Isolato dal resto della terraferma dall’erosione marina, il bianco delle sue pareti calcare e la sua forma che ricorda il faraglione omonimo a Rio de Janeiro lo rendono un colpo d’occhio spettacolare nella bellezza del paesaggio che lo circonda. Una particolarità sono gli impianti ritrovati su Pan di Zucchero che lo collegavano col rivierasco Porto Flavia. Per l’epoca in cui sono stati costruiti, sono testimonianza di opere avveniristiche e impensabili come lo è d’altro canto lo stesso Porto Flavia.
4 Porto Pino
Altra splendida spiaggia del Sulcis Iglesiente è sicuramente Porto Pino. Ve ne abbiamo già parlato con l’articolo dedicato alle spiagge per cani, ma qui vogliamo descrivervi la parte più selvaggia e deserta e anche quella più spettacolare. Stiamo parlando delle Dune di Porto Pino, dove il mare incontra le dune altissime suggestive, dorate.
È un ecosistema protetto, vietato salire sulle dune.
La vegetazione e la natura modellano in continuazione il paesaggio e il profilo della costa. Alle spalle di Porto Pino troviamo saline e grandi stagni. La spiaggia è lunga 4 km. Le dune arrivano ad essere alte anche 30 metri. Il mare è uno tra i più belli, azzurro, cristallino e dal fondale basso e sabbioso.
Il camper è parcheggiato nell’apposito parcheggio a pagamento per 7 euro al giorno. La sosta notturna è vietata proprio nel tentativo di tutelare meglio l’ambiente. Le dune sono distanti un paio di chilometri dal parcheggio. Qui ci vengono utili le biciclette per ridurre almeno un po’ la fatica. L’ultimo chilometro lo facciamo a piedi sulla spiaggia dalla sabbia fine e bianchissima.
Sul finire della spiaggia sembra di essere nel deserto con queste alte dune, la sabbia sollevata dal vento e intorno nessun altro che noi. Siccome Milka non può venire con noi, facciamo a turno per non lasciarla in camper da sola, ma in questo luogo ogni sacrificio è ampiamente compensato dal paesaggio.
PERIODO DEL VIAGGIO: Luglio 2019
INDIRIZZO DELLA NOSTRA SOSTA a CAPO PECORA | Capo Pecora, Strada Provinciale 105, Arbus, VS; coordinate GPS 39.45541, 8.38365 (descrizione, prezzi e voto sulla nostra mappa). |
INDIRIZZO DELLA NOSTRA SOSTA a MASUA | La Nuova Colonia, Masua, CI; coordinate GPS 39.33416, 8.42063 (descrizione, prezzi e voto sulla nostra mappa). |
INDIRIZZO DELLA NOSTRA SOSTA a CALA DOMESTICA | Area Camper Cala Domestica, Buggerru, CI; coordinate GPS 39.37179, 8.38319 (descrizione, prezzi e voto sulla nostra mappa). |
INDIRIZZO DELLA NOSTRA SOSTA a PORTO PINO | Via Corru Manciu, 09019 Teulada CI; coordinate GPS 38.9637, 8.61564 (descrizione, prezzi e voto sulla nostra mappa). |