Questa nostra meta salentina è un luogo che solo negli ultimi anni è stato preso d’assalto dai turisti.
Annoverata, infatti, tra le 10 piscine naturali più belle d’Italia, sembrerebbe regalare foto da favola e quando fa caldo, e non è il nostro caso, bagni straordinari.
Le Grotte della Poesia
Siamo a Roca Vecchia nelle marine di Melendugno, tra San Foca e Torre dell’Orso e il posto di cui stiamo parlando è la Grotta della Poesia. In realtà, le grotte sono due, quella grande e quella piccola, che però non riusciamo a vedere essendo più selvaggia, nascosta e di difficile accesso.
La Grotta della Poesia Grande
La Grotta della Poesia Grande è una grotta il cui soffitto è crollato per effetto dell’attiva erosiva del mare. Tutta la zona è segnata ad alto rischio geomorfologico e infatti proprio non mancano buchi, crateri e cedimenti lungo tutta la scogliera frastagliata.
La Grotta della Poesia è uno specchio d’acqua cristallina il cui accesso è reso possibile da una scalinata scavata nella roccia. Il suo nome deriva dal greco “posia” ad indicare la sorgente di acqua dolce che qui scorreva. Sul versante meridionale si collega col mare mentre un cunicolo sottomarino vicino al fondale la unisce alla sorella minore, la grotta piccola.
Leggenda e tradizione popolare
La tradizione popolare ha creato diverse leggende attorno a queste grotte. Si dice che la grotta della poesia Piccola fosse un angolo di mare molto pescoso tanto che venne incorporata all’interno delle mura di Roca Vecchia. Quando arrivarono i turchi, però, trovarono il passaggio sottomarino che la collega alla Grotta Grande e riuscirono, così, ad assediare Roca Vecchia.
Nella Grotta della Poesia Grande, invece viene ambientata un’altra leggenda, che ha come protagonista una bellissima principessa. Era solita fare lunghi bagni nelle acque cristalline della grotta. La sua bellezza era talmente radiosa da attrarre poeti da ogni dove e ispirare loro splendide poesie.
L’importanza archeologica
C’è da dire che questo posto, però, non è solo natura e bellezza. Ha un’importanza anche storica e la grotta venne presa in considerazione negli anni 80 proprio per la sua valenza archeologica. Al suo interno sono state rinvenute infatti le iscrizioni messapiche, greche , latine che fanno credere fosse stato un luogo di culto del dio Taotor. Alcune iscrizione sono attribuite anche ai marinai che da chi si imbarcavano per raggiungere Grecia e Albania. Le coste albanesi distano sono 80 km. Questo fatto fa credere che quando Virgilio descrisse nell’Eneide lo sbarco di Enea sulle coste pugliesi non si riferisse a Santa Maria di Leuca piuttosto a Roca Vecchia data la sua vicinanza ai monti albanesi da cui Enea partì.
Roca Vecchia, inoltre, presenta scavi archeologici ora recintati e custoditi in un vero e proprio parco ad accesso controllato. Noi costeggiamo la scogliera seguendo un piccolo sentiero che unisce il centro abitato, prettamente turistico, e la Grotta della Poesia. Abbiamo modo così di vedere la grotta dello Zingaro e ascoltare le onde del mare che si infrangono al suo interno. Poco oltre, raggiungiamo anche la Torre di Avvistamento del ‘500 e anche qui non possiamo che metterci ad osservare e prestare attenzione al mare e al suo moto perpetuo.
INFORMAZIONI:
-Prezzo Sosta: 15,00 Euro a al giorno
INDIRIZZO DELLA NOSTRA SOSTA | Area Camper La Zolfara, Via Giuseppe Parini, Roca Vecchia; coordinate GPS 40.29192, 18.41842 (descrizione, prezzi e voto sulla nostra mappa). |
PERIODO DELLA VISITA | Maggio 2019 |
COSA FARE E PUNTI D’INTERESSE | Sito Archeologico Grotte Poesia |