Quanto abbiamo speso in 90 giorni in giro per l’Italia in camper?
La risposta a questa domanda può indurti a pensare che le nostre spese siano state tante, troppe o troppo poche, a seconda del tuo stile di vita e della tua personale visione del viaggiare in camper.
Quindi, siccome la risposta è un elemento del tutto soggettivo, che deriva appunto dalle abitudini di ciascuno di noi e può cambiare radicalmente, questo articolo vuole focalizzare la tua attenzione non tanto sul quanto abbiamo speso in viaggio, ma sul fatto che abbiamo speso alcune migliaia di euro in giro per l’Italia.
Inoltre, se vuoi sapere quanto si spende in camper, ti consigliamo di seguire anche quei camperisti che riteniamo molto più bravi di noi nella gestione economica. Sono quei camperisti che spendono molto meno di noi, che difficilmente si rivolgono alla grande distribuzione e cercano i prodotti a km zero, riducendo drasticamente la voce “cibo” che ha rappresentato per noi il 47% della spesa totale.
L’intento di questo articolo non è quindi il mostrarti quanto poco si spende in camper, proprio perché noi non siamo l’esempio migliore.
Invece, proprio perché non siamo stati poi così rigidi nelle spese, con questo articolo vogliamo sottolineare il fatto che il camperista non è un turista “povero e approfittatore”.
Il camperista non è uno che viaggia cercando di andare a scrocco di acqua e non capiamo di che altro, forse luce solare e aria.
Vogliamo, quindi, dimostrare che anche il camperista porta nei luoghi che visita soldi e in qualche modo fa girare l’economia, così come farebbe ogni altro buon turista.
Ci è capitato spesso di sentire paragonare i camperisti a dei turisti di seconda classe.
A nostro avviso quello che, nell’immaginario comune non è recepito nei termini corretti, è quell’idea di libertà che accompagna ovunque il camperista. Il camperista effettivamente è un turista più libero, perché non è vincolato agli orari degli alberghi, gode di panorami magnifici spesso in mezzo alla natura ed è per questo più connesso col mondo e meno col cemento.
Il turismo all’aria aperta è un turismo sostenibile e consapevole. Il vero camperista è un turista rispettoso dei luoghi che visita, in cui cerca di immergersi semplicemente in un modo più diretto e genuino.
Forse è proprio questo il messaggio che noi camperisti non riusciamo a far passare.
Il fatto di non spendere dei soldi in strutture alberghiere non significa che non ne spenderemo in nessun esercizio commerciale. Non spendere dei soldi per una camera da letto che ci trainiamo da casa non vuol dire che dormiremo senza alcun rispetto dell’ambiente.
Anzi, il camperista è il turista più consapevole in fatto di sprechi e uso ponderato delle risorse. Se si mettono a confronto le spese medie pro capite di un turista classico e di un camperista, si nota subito che sono differenti e che il camperista, effettivamente, spende quei 40/50 euro in meno al giorno che equivalgono, poi, al costo dell’albergo.
Non per questo si deve fare di un erba un fascio, asserendo che il turismo all’aria aperta non porta soldi e per questo non è un turismo da implementare e sviluppare.
Bene veniamo ai fatti.
In 91 giorni abbiamo speso un totale di 3462,00 Euro che al giorno diviso due (senza contare il cane, poiché la sua spesa è nel complesso stata irrisoria) fa 19 Euro a testa. In ogni caso ci riteniamo soddisfatti di essere riusciti a stare sotto la soglia dei 20 Euro a testa.
Devi considerare, inoltre, che la media dei nostri viaggi è stata di un mese. Per questa ragione non potevamo permetterci di spendere troppo e senza imporci un budget limitato, come potremmo fare, ad esempio, in una settimana di vacanza.
Vediamo le spese nel dettaglio:
1.633,00 Euro per cibo e materiale di consumo, sono inclusi nella cifra 3 bombole a gas, cene, pranzi e aperitivi che non ci facciamo mai mancare, due sacchi di crocchette per il cane e ovviamente tutta la spesa che abbiamo fatto nei supermercati. Questa parte di costi è quella più importante e come vedi la fa da padrona perché rappresenta il 47% del totale.
589,00 Euro sono stati utilizzati per visite e attività, quali il parapendio, che è stata la cosa più costosa che ci siamo permessi
530,00 Euro di carburante per un totale di 4.805 km percorsi il che vuol dire che, considerando una media del costo del gasolio di 1,45 €/l, abbiamo fatto una media di 13 km con un litro. Qui puoi permetterti una standing ovation per il nostro camper Heisenberg, veramente un portento che non ci aspettavamo.
453,00 Euro sono stati spesi in strutture ricettive, che divise per il numero di notti fanno circa 5 euro a notte in due. Non male vero? Molte soste sono state fatte in libera in quei luoghi dove non erano presenti delle aree sosta. Abbiamo evitato i campeggi per due motivi. Il primo proprio perché non abbiamo la vera necessità di una struttura organizzata con tutti i servizi come il campeggio. Qui entra in gioco il secondo motivo della nostra scelta che riguarda il cercare di non spendere nel complesso troppo e soprattutto in cose che non necessitavamo davvero. Penseremo al campeggio quando vorremo fare una vera e propria vacanza più stazionaria e rilassante.
151,00 Euro spesi in pedaggi, che tutto sommato per essere in Italia è stata una spesa che ha inciso poco sul totale, solo il 4%
106,00 Euro il costo di pezzi di ricambio e di alcuni imprevisti di poco conto a cui abbiamo dovuto sopperire. Per onore di cronaca dobbiamo segnalarti però che siamo stati fortunati. Ad esempio solo due settimane prima di partire, infatti, si era rotto il boiler, che è risultato irreparabile e quindi da sostituire completamente. Per dire che solo in quel caso avremmo dovuto contare 800,00 Euro di imprevisti.
Come vedi non possiamo dire di essere certo dei turisti di classe B. Anzi, mettici di fronte a del buon cibo e sicuramente non ci tireremo indietro. Numeri alla mano!
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