E’ il secondo lago artificiale più grande d’Europa, è formato da ben 3 dighe ed è completamente circondato dalle montagne, dalle quali si distingue per austerità il massiccio del Gran Sasso: stiamo parlando del lago di Campotosto.
La sosta
In una serie infinita di curve percorriamo la statale 80 fino al bivio per Amatrice e il lago di Campotosto. Arriviamo a destinazione, a bordo lago, con il buio totale e non vediamo oltre al paio di metri illuminati dai fari del camper. La temperatura esterna ci fa battere i denti, non indugiamo a cenare e a rifugiarci al caldo delle coperte. Sostiamo accanto alla chioscheria, un bar in legno appena sopra alla sponda del lago di Campotosto. Al nostro risveglio, al mattino, è una vera sorpresa ammirare i colori del giorno accendersi sulla superficie dell’acqua.
Fa sempre freddo, la temperatura ci ricorda un timido inverno di pianura. La vista è impagabile. Siamo a 1313 metri s.l.m. E di fronte a noi, oltre il lago, si elevano i Monti della Laga e il più austero Gran Sasso.
Il lago di Campotosto
Il lago di Campotosto è un lago artificiale formatosi in seguito alla creazione di ben 3 dighe. Ha una caratteristica forma a V ribaltata, dove un ramo è chiamato Mascioni e l’altro Campotosto, dai principali centri delle rispettive sponde.
La parte settentrionale e quella meridionale sono unite da un ponte, percorso anche da noi in camper, adiacente al vetusto e antiquato, ma ancora presente, ponte delle strette.
La costruzione delle dighe ha permesso la creazione di uno dei bacini artificiali più grandi d’Europa, il lago di Campotosto è secondo per grandezza solo al lago Omodeo in Sardegna.
Durante l’era glaciale, il lago aveva la forma di una doppia Y. Lasciò, poi, il posto a un vasto altopiano, dove i pastori della zona erano soliti far pascolare il bestiame. Dall’alveo del fiume Fucino, creatosi in seguito al ritiro dei ghiacci, veniva estratta la torba, utilizzata come combustibile fino alla creazione del lago. Una teleferica consentiva il trasporto della torba fino a Capitignano. Le acque del lago, con una superficie di 14.000 ettari e una profondità massima di 35 metri, sono utilizzate da 3 centrali idroelettriche per la produzione di energia.
Terremoto del 2017
Oggi, dopo il susseguirsi delle scosse di terremoto verificatesi dal 2009 in poi, la diga del Rio Fucino, detta di Campotosto, è considerata una vera e propria bomba ad orologeria. Nonostante le smentite da parte dell’ente gestore, sembrerebbe essere costruita troppo in prossimità della faglia sismica tutt’ora attiva dei Monti della Laga. La stessa faglia causò il terribile terremoto del 2017 provocando la distruzione e il successivo spopolamento di Campotosto. Il paese oggi annovera solo 60 abitanti. Le polemiche sono sempre molto accese e mettono in risalto la pericolosità di una diga che deve sostenere, oltre che la pressione di un bacino così vasto, un vero e proprio spostamento del terreno. Lo scenario peggiore che potrebbe verificarsi è un cedimento della costruzione, mettendo in pericolo tutta la popolazione della sottostante Val Vomano. Quello che si cerca di evitare è la ripetizione di disgrazie come il Vajont o il Gleno.
A Campotosto oggi la ripresa è difficile e lenta. Il posto merita tutta la nostra attenzione, per la sua rara bellezza e quiete, un luogo magico dal paesaggio incanto e dalla gente ospitale.
INDIRIZZO DELLA NOSTRA SOSTA | Ponte delle Strette Mascioni; coordinate GPS 42.52857, 13.36871 (descrizione, prezzi e voto sulla nostra mappa). |
PERIODO DELLA VISITA | Ottobre 2018 |
COSA FARE E PUNTI D’INTERESSE | Ammirare il paesaggio Lago Trekking |
PERCHE’ SI’ | Un posto rilassante: nel niente fisico,ma nel tutto spirituale |