La nostra visita in camper a Caldes, nella Val di Sole, vede protagonista il suo castello dall’aspetto anomalo. Una dimora di nobili, dove una giovane vi venne rinchiusa e per poi morire di mal d’amore all’interno della sua stanza più alta.
Una sosta di fortuna
Durante una sosta di fortuna, effettuata inizialmente solo per poter pranzare e rifocillarci, un’arzilla signora residente in quel di Caldes, ci consiglia di visitarne il Castello. Siamo in Val di Sole. Intorno a noi si snodano continui terrazzamenti e coltivazioni di mele. La valle è attraversata dal fiume Noce. Qui a Caldes lungo il fiume, nei pressi del centro rafting, c’è un’area di sosta, ma al nostro arrivo non c’è un posto libero. Troviamo, accanto al cimitero, un parcheggio vuoto, con tanto di tavolo da pic-nic al coperto.
Un Castello camuffato da dimora nobile
Attraversiamo il paese, tranquillo e con scorci suggestivi, tipici di un luogo montano. Quando arriviamo al Castello non lo riconosciamo. Ci aspetteremmo ponti levatoi, fossati, cinta murarie, feritoie e alte torri. Troviamo un curatissimo edificio, che scambiamo per un albergo di lusso. L’ingresso è gratuito, ma i cani non possono entrare: facciamo a turno e, grazie alla disponibilità del personale, riusciamo a visitare la stanza di Olinda, che apre solo alle 17.30. Appena in tempo.
La storia di Olinda
Come in ogni buon castello, la storia di Olinda e della sua stanza si divide tra storia e leggenda. Olinda era innamorata di un giovane menestrello. Il ragazzo era di rango troppo basso per la fanciulla, così il padre per contrastare il loro amore, segregò la figlia nella stanza più alta del castello, dove Olinda muore consumata dal dolore. In realtà, la storia di Olinda è la trasfigurazione di una vicenda realmente accaduta a Maria Elisabetta Thun, morta prematuramente nel 1662, nemmeno ventenne, a causa del mal d’amore. Disegni con simboli d’amore arricchiscono tutte le pareti della stanza di Olinda. Caratteristica di questi muri è anche la costante presenza di firme e scritte risalenti alla fine del ‘800 e inizio del ‘900.
Il Castello
Il castello fu costruito nel 1200, insieme alla Rocca di Samoclevo, per controllare il commercio della valle. Inizialmente, aveva l’aspetto di un vero e proprio castello e solo nel 1400, quando divenne proprietà della prestigiosa casata Thun, prese le sembianze odierne, più simili a una vera e propria residenza nobiliare.
Nel XVI secolo, vennero eseguiti altri lavori di ampliamento con decorazioni e affreschi nelle sale del castello, quelle che sono, ancora oggi, in parte visibili, dopo un attento lavoro di restauro.
Siamo contenti che una visita gratuita e poco impegnativa ci abbia consentito di scoprire un luogo affascinante e quasi sconosciuto.
INFORMAZIONI:
-Prezzo parcheggio: gratuito
-Costo ingresso al castello: gratuito
INDIRIZZO DELLA NOSTRA SOSTA | CALDES Via di San Rocco; coordinate GPS 46.36498, 10.94042 (descrizione, prezzi e voto sulla nostra mappa). |
PERIODO DELLA VISITA | Agosto 2018 |
COSA FARE E PUNTI D’INTERESSE | Visita al Castel Caldes Rafting sul fiume Noce e parco avventura vicino all’area sosta, dove noi, purtroppo, non abbiamo trovato posto |
PERCHE’ SI’ | La visita al Castello è gratuita e poco impegnativa |