La Rocca di Anfo è la fortezza napoleonica piu’ grande d’Italia. E’ il luogo dove si curò Garibaldi quando fu ferito ad una gamba. Avete presente la canzoncina? Noi siamo stati subito attratti dai 500.000 metri quadrati di questa costruzione. Nel nostro itinerario trovate tutto quello che c’è da sapere sulla visita alla Rocca: durata, accesso per i cani e curiosità. Oltre alle informazioni su parcheggio gratuito per il camper.
Dove trascorrere un Ferragosto tranquillo in camper
Per il secondo anno di fila, per ferragosto, scegliamo di recarci sulle sponde di un lago poco gettonato dalla massa di turisti. E’ il fratello minore del Garda e anche qui, nel pomeriggio, soffia un vento caldo proveniente da sud, rendendo questo lago un luogo ideale per praticare sport d’acqua.
Siamo sul lago Eridio, meglio conosciuto come lago d’Idro.
La sosta nel Comune di Anfo
Per quest’anno, scegliamo la sponda lombarda e sostiamo nel comune di Anfo, nei pressi del circolo vela e del ristorante Imbarcadero.
L’anno precedente ci ha visti ospiti la frazione Baitoni, sulla sponda trentina, per una vacanza che può accontentare veramente tutti tra la vita da spiaggia, passeggiate e sport. Qui trovi il link dell’itinerario sulla sponda trentina del lago.
In ogni caso, non restiamo delusi dal lago d’Idro, nemmeno a questo viaggio.
Il Lago d’Idro
E’ un lago naturale, di origine glaciale, formato dal fiume Chiese. Il lago è balneabile, le sue acque non sono mai troppo fredde con una media che si aggira intorno ai 25 gradi durante l’estate. Per nostra esperienza c’è molta libertà anche per i cani, ben tollerati e accettati in tutte le spiagge libere.
Il lago d’Idro si trova 368 metri s.l.m. ed è circondato da verdi montagne. Le sue dimensioni sono modeste: lungo solo 11km e profondo al massimo 122 metri.
Quest’anno, complice un meteo sempre incerto, non ci dedichiamo alla vita da spiaggia. Solo Milka riesce a ricavare, qua e là, qualche sporadico bagno, tra una passeggiata e l’altra.
La Rocca di Anfo
Le attività, comunque, non mancano e siamo attratti fin dal nostro arrivo dalla Rocca di Anfo. Risalente al XV secolo e voluta dalla Repubblica di Venezia, la Rocca delinea, tutt’oggi, il profilo del Monte Censo su cui è costruita. È un’insieme di edifici immenso ed è praticamente impossibile non restarne colpiti passando da Anfo. Sono, infatti, 500.000 metri quadrati di Rocca, oggi di proprietà del demanio, ma dati in concessione alla comunità montana della Val Sabbia, di cui il Comune di Anfo fa parte.
La visita guidata
Solo negli ultimi anni, la Rocca ha aperto le sue porte al pubblico, grazie ad un lavoro costante e ammirevole di restauro e messa in sicurezza. La visita è consentita solo con guida ambientale ed è necessario prenotarsi online. Superate le prime difficoltà sulla gestione della prenotazione, azzardiamo il giro lungo, che prevede 8 km di percorso per un totale di 4 ore di visita guidata. Pensare che parte della Rocca non è ancora resa agibile, rende bene le dimensioni di questa fortezza. C’è la possibilità di effettuare anche il giro breve, che costa 8 euro, anziché 10 e dura 2 ore e mezza.
I cani, anche qui, possono entrare, ma devono essere dei gran camminatori, come i padroni, d’altro canto. Per la visita completa, quella lunga, è necessario avere con sé una torcia e almeno mezzo litro d’acqua a testa. Se la giornata è calda vi servirà sicuramente.
La struttura della Rocca
Dalle origini veneziane la rocca venne ampliata con la dominazione napoleonica. La sua funzione principale fu sempre quella di garantire il controllo della strada che unisce Trento a Brescia.
Schematicamente, la Rocca ha una struttura triangolare, la cui base è costituita da quasi un chilometro di mura sul Lago d’Idro, ancora oggi presenti. Il vertice è, invece, la Lunetta, detta Belvedere, che spicca dal profilo del Censo. Gli edifici sono davvero tanti. Ne sono stati recuperati circa il 60% e solo visitando la Rocca, percorrendo 250 scalini iniziali, altri 400 per giungere al Belvedere, sudando e ammirando i corpi di guardia, i fossati laterali e tutte le stanze, si può capire che immenso lavoro ci sia dietro al ripristino di questa gigantesca rocca.
La Rocca Vecchia
La visita parte dal museo, in cui pezzi di storia delle due guerre mondiali sono riuniti e conservati su due piani. Si salgono i primi 250 gradini, passando accanto ai resti della Rocca Vecchia del 1400, di cui, oggi, rimane solo un muro perimetrale, perché un incendio la distrusse nel 1924.
La Batteria Venezia e il finto campanile
Col fiatone, giungiamo alla Batteria Venezia. La parte in pietra è quella più antica, risalente al tempo della dominazione della Serenissima, mentre la costruzione tondeggiante in granito è stata edificata dagli ingegneri di Napoleone nel’800. Curioso è il campanile che si innalza sopra la batteria. Fu eretto agli inizi della seconda guerra mondiale, quando vigeva il divieto di bombardare chiese e ospedali. Da qui parte la scalinata dei soccorsi, 700 gradini tra le mura venete, che, purtroppo, non sono ancora resi agibili ai turisti.
La Caserma Anfo
Percorrendo la strada della prima guerra mondiale, in una serie di tornanti, arriviamo alla Caserma Anfo. Una griglia di metallo consente di formare una vera e propria gabbia di Faraday, così da proteggere l’edificio dai fulmini e prevenire gli scoppi da quando venne adibita a polveriera. Attraversiamo i sotterranei e il secondo piano dell’edificio appena ricostruito, dopo il suo totale crollo. Qui, il soffitto è a botte e sulle pareti sono riportati i numeri di stanza e posti letto.
La Lunetta e il labirinto di scale
In un labirinto di scale giungiamo grazie alla brava guida, che non perdiamo mai di vista, all’osservatorio. Siamo nella Lunetta al vertice di questa gigantesca fortezza, questo era l’edifico da espugnare per decretare l’effettiva presa della Rocca. Purtroppo, il secondo piano della Lunetta è totalmente crollato e ciò non consente di avere una visuale sul lago, che possiamo solo immaginare. Muniti di torce scendiamo i 400 gradini che ci separano dalla luce del sole e, attraverso un altro tratto della strada della prima guerra mondiale, giungiamo al cancello di ingresso.
La Batteria Statuto
Terminiamo la nostra visita alla Batteria Statuto, purtroppo non accessibile. Costruito con enormi blocchi di granito è un edificio così resistente da non essere stato abbattuto nemmeno con i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Venne distrutto solo il ponte levatoio che controllava l’accesso della strada. La voragine creata sul fianco della Batteria è ben visibile dall’alto della Rocca.
Fine di un viaggio nel tempo
Finisce qui questa lunga visita, che si è articolata in un percorso ben strutturato. La fatica a tratti si è fatta sentire, ma fa da sollievo l’incantevole vista su tutto il Lago di Idro. Si riescono a vedere le Dolomiti di Brenta in lontananza, mentre più vicino, sull’altra sponda del lago, Baitoni, l’abbarbicato paese Bondone e il rivale Castello di San Giovanni, luoghi visitati da noi l’anno precedente. Alla fine, così, ci sentiamo ancora più piccoli, in questo viaggio di rimandi e ritorni indietro nel tempo non solo storico, ma anche personale.
INFORMAZIONI:
-Prezzo parcheggio: gratuito
-Costo visita guidata alla Rocca: 10,00 Euro a persona
INDIRIZZO DELLA NOSTRA SOSTA | ANFO Via Rimembranza, 12; coordinate GPS 45.76228, 10.49392 (descrizione, prezzi e voto sulla nostra mappa). |
PERIODO DELLA VISITA | Agosto 2018 |
COSA FARE E PUNTI D’INTERESSE | Imperdibile è la visita alla Rocca di Anfo Trekking e ferrate. Tutti gli sport acquatici come surf e kitesurfing, canoa, sup, ma anche rafting e canyoning. |
PERCHE’ SI’ | Il lago d’Idro è una meta turistica ancora poco conosciuta. E’ il posto ideale per chi viaggia con i cani perché tantissime sono le spiagge in cui poter stare con loro. La Rocca d’Anfo è una fortezza gigantesca, vale la pena dedicarci una mezza giornata. |