Gli Orridi di Uriezzo sono uno dei posti più belli mai visti. La natura qui si è fatta scultrice di una vera e propria opera d’arte, scolpendo per secoli e secoli la montagna. Un luogo incantato dove perdersi non sarà un problema e da dove non si vorrebbe più tornare.
Dove andare: una scelta difficile
Scendendo dalla Val Formazza abbiamo una vastità di possibilità tra cui scegliere. A Premia ci sono le terme, poco più in là gli Orridi di Uriezzo oppure a Baceno il bivio per andare all’Alpe Devero con circa 12 km di tortuosa strada di montagna. Gli abitanti della zona dicono che l’Alpe è imperdibile, ma non ce la sentiamo di aumentare ulteriormente la nostra strada, così scegliamo gli Orridi.
Il parcheggio
I punti di partenza dei sentieri sono tre, dalla chiesa di Baceno, da Verampio oppure dall’oratorio di Santa Lucia a Uriezzo, una frazione di Premia. Quest’ultimo punto è quello più comodo per visitare gli Orridi, mentre è un po’ più distante dalle Marmitte dei Giganti.
Sostiamo nel parcheggio accanto al piccolo e caratteristico Oratorio di Santa Lucia. La strada che scende all’oratorio è stretta e con una discreta pendenza, ma è lunga solo un paio di chilometri e poco trafficata.
L’Orrido Sud, trenta metri di stupore
Una volta posizionati, iniziamo impazienti la visita da quello che è considerato l’orrido più bello, quello Sud. È, infatti, lungo 200 metri e profondo in alcuni punti addirittura 30 metri. Arriviamo all’orrido Sud con grandi aspettative che non sono disilluse. E’ stupefacente.
Tutta la zona partendo da Crodo, dove è prelevata l’acqua per le famose bibite gasate, fino ad arrivare a Premio e Baceno è studiata fin dagli anni ’50 per le sue eccezionali caratteristiche forme erosive. Difficilmente in altre parti delle Alpi è possibile vedere una tale azione di modellamento creata dai ghiacciai del passato e dai torrenti, che vi scorrevano sotto. Ci troviamo nella Valle Antigoro, alla confluenza del torrente Devero e del fiume Toce, che ancora oggi scorre nelle grandiose marmitte dei giganti.
Le marmitte dei giganti
Le marmitte sono visibili dall’alto sopra un ponte in località Maiesso, poco prima di Verampio e di incrociare il Devero. Le rocce bianche che affiorano dall’acqua sono note come Elemento 0, il più profondo conosciuto delle intere Alpi e portato alla luce dall’erosione torrentizia subglaciale. La pressione sotto a un ghiacciaio è tale da far scorrere l’acqua a velocità impensabili, fino a 260 km/h. Con una tale forza unita ai detriti in essa trasportati, le rocce sono state levigate per anni, portando alla formazione di queste grandi pozze perfettamente lisce e tutt’oggi visibili.
Gli altri Orridi
La caratteristica degli Orridi di Uriezzo, oltre alla loro e affascinante forma tanto la roccia risulta levigata e incisa, è il fatto di poter camminare al loro interno. Infatti, una volta ritirato il ghiacciaio, i torrenti, che hanno contribuito a scavare gli orridi, hanno modificato il loro corso, non scorrendo più all’interno di queste gole. Fa eccezione l’orrido di Balmasurda, dove oggi scorre il Toce, in una serie di salti e cascate, che si possono osservare da un ponte alto 50 metri. L’orrido Nord Est è meno lungo e profondo di quello Sud, ma molto emozionante, perchè in alcuni punti si stringe notevolmente.
L’accesso al terzo Orrido, quello Ovest, è leggermente esposto, ma il sentiero è dotato di fune di metallo di sicurezza. Sebbene sia l’Orrido meno caratteristico, è interessante la sua visita per la poca frequentazione e per la sua particolarità di essere costituito da due parti unite con gradini di metallo.
Quello che ci portiamo a casa da questa escursione è l’incanto davanti alle rocce levigate dalla forza dell’acqua, la meraviglia davanti ai giochi della poca luce che riesce a filtrare dal tanto le pareti degli Orridi a volte si stringono e anche la sorpresa davanti all’eccezionalità di queste rocce scavate così in profondità da un ghiacciaio come solo quello del Toce poteva fare, così maestoso e spesso com’era. Infatti, con i suoi ben 1000 metri di spessore, riusciva a coprire intere montagne, lasciando visibili solo le cime più alte.
INDIRIZZO DELLA NOSTRA SOSTA | Orridi di Uriezzo, Oratorio di Santa Lucia; coordinate GPS 46.25693, 8.32959 (descrizione, prezzi e voto sulla nostra mappa). |
PERIODO DELLA VISITA | Luglio 2018 |
COSA FARE E PUNTI D’INTERESSE | Escursione a piedi dentro gli Orridi, arrampicata. |
PERCHE’ SI’ | Il posto ideale per staccare dal mondo e farsi sorprendere dalla bellezza delle strabilianti opere fatte dalla natura |
Ciao io ho 3 cani di taglia piccola possono visitare orridi uriezzo ?ci sono grosse difficoltà ?
Ciao Susanna se non hanno problemi a percorrere le scale con le griglie no, al massimo essendo piccoli puoi prenderli in braccio per dei brevi tratti.
Un saluto