Il lago di Ceresole Reale è incastonato tra le alte montagne che costituiscono il Parco Nazionale del Gran Paradiso. Le sue sponde sono interamente percorribili a piedi o in bicicletta e noi ne abbiamo compiuto l’intero giro. Così facendo non ci siamo persi nemmeno uno dei tantissimi scorci che il lago offre. Non facciamo fatica a capire perché ispirò una celebre ode di un altrettanto famoso poeta.
La sosta a Ceresole Reale
Giungiamo a Ceresole Reale al crepuscolo. Siamo a 1620 metri di altitudine in uno scenario da urlo. Gli abitanti sono solo 164. Non a caso la scuola elementare del paese è la più piccola d’Italia, con due allievi e una sola maestra. Sostiamo di fronte al cimitero anch’esso piccolo. Dopo una notte calma e silenziosa, decidiamo di fare una passeggiata lungo il lago.
Il lago e il Parco Nazionale del Gran Paradiso
Restiamo così incantati dal luogo che alla fine decidiamo di fare l’intero giro del lago, compiendo un anello di quasi 8 km. Il bacino, creato dalla diga dell’A.E.M. Di Torino degli anni ’30, è la maggiore attrattiva di Ceresole Reale. Ceresole è l’unico comune a fregiarsi del titolo Reale insieme a Venaria, titolo concesso nel 1862 dal Re Vittorio Emanuele II, che aveva ottenuto dal comune il diritto di caccia a camosci e stambecchi, quando divennero in via di estinzione.
Il Re, allora, creò la Riserva del Gran Paradiso, con esclusiva di esercizio dell’attività venatoria e una serie di mulattiere ancora oggi percorribili a piedi. La Riserva venne, poi, donata allo Stato e ora rappresenta il Parco Nazionale del Gran Paradiso, in cui i cani non hanno accesso, nemmeno al guinzaglio. Per questa ragione noi ci limitiamo a percorrere il giro del lago, ma i sentieri che da qui partono, diramandosi in tutto il Parco, sono davvero infiniti.
L’ode Piemonte di Carducci, ispirato da alte montagne e dalle acque del torrente Orco
A Ceresole soggiornò anche Carducci e qui iniziò a scrivere l’ode Piemonte, come non comprenderlo.
Tra il massiccio del Gran Paradiso e le Tre Levanne, il lago di Ceresole raccoglie le acque del torrente Orco, che dalla diga del lago prosegue la sua discesa fino a Chivasso, dove sfocia nel Po. Prima di confluirvi, però, il torrente Orco riceve, a sua volta, le acque d’importanti affluenti, aumentando la sua portata fin da subito dopo la diga di Ceresole. Di particolare effetto è la cascata di uno di questi torrenti nell’abitato di Noasca. Un sentiero permette di passare dietro alla cascata: sarebbe da provare, ma i chilometri macinati, non ci consentono altri sforzi. Così proseguiamo il nostro viaggio in direzione della Valle d’Aosta.
INDIRIZZO DELLA NOSTRA SOSTA | Strada Provinciale 50 fronte cimitero di Ceresole Reale; coordinate GPS 45.43266, 7.23241 (descrizione, prezzi e voto sulla nostra mappa). |
PERIODO DELLA VISITA | Giugno 2018 |
COSA FARE E PUNTI D’INTERESSE | Trekking nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, visita al paese, escursione al colle del Nivolet, giro dell’intero lago di Ceresole per circa 8 km di sentiero pianeggiante |
PERCHE’ SI’ | Ceresole Reale è un posto da non perdere, di una rara bellezza e quiete, circondato da alte montagne, con il suo lago e le sue spiagge può regalare grandi emozioni al viaggiatore che arriva fin qui. |