Zavattarello è un borgo dominato da un castello, in cui accadono strani avvenimenti. Sarà il fantasma del povero Dal Verme che non trova pace?
La strada per Zavattarello
Giungiamo a Zavattarello circondati da una natura dirompente. Costeggiamo, infatti, il lago di Trebecco, nella parte alta della selvaggia Val Tidone. Si tratta di un lago artificiale creato dallo sbarramento della diga del Molato. Passiamo in un batter di ciglia dalla provincia emiliana di Piacenza a quella lombarda di Pavia. Troviamo facilmente parcheggio lungo la strada per scoprire poi, vedendolo dall’alto del castello, un ampio piazzale nella via vicina, a 100 metri di distanza, un perfetto punto sosta per camper.
Il Castello
Ci rechiamo subito a vistare il castello che domina con la sua mole questo piccolo borgo di nemmeno mille anime. Zavattarello fa parte dei borghi più belli d’Italia. Il suo nome deriva dal volgare zavattarellum indicando il luogo dove si fanno le ciabatte.
Al castello siamo accolti da uno splendido giardino che si snoda tra le mura di cinta e l’ingresso principale. Con soli 6 euro a testa e con Milka ammessa, partecipiamo alla visita guidata che avviene ogni ora. Il giro dell’intero castello dura circa un’ora e non è mai noioso, anzi salendo sulla torre veniamo a conoscenza della storia di Pietro dal Verme, signore del castello nel 1400 e ora suo leggendario fantasma.
Il fantasma del Castello
La storia narra che il signore Dal Verme fosse promesso sposo a Chiara Sforza, ma segretamente innamorato di Cecilia del Maino, da lui frequentata per un breve periodo, ma poi morta prematuramente. Una volta sposata Chiara Sforza, infelice di essere la seconda scelta, sembrerebbe che abbia ucciso, avvelenandolo, Pietro dal Verme. Si racconta che l’anima del povero nobile ancora oggi vaghi per il castello, spaventando turisti, guide, addetti alle pulizie e troupe televisive.
I fenomeni paranormali nel castello sono oggetto di indagini e studi. Noi raddrizziamo le antenne un po’ spaventati, ma Milka non da segno di avvertire presenze ai nostri occhi invisibili, così che, rassicurati dal nostro cane, continuiamo la visita. Arriviamo alla parte finale dove possiamo vedere la ghiacciaia del castello e una rara feritoia doppia ideata da Leonardo da Vinci.
Qui si conclude il nostro giro, ma prima di tornare al camper percorriamo le caratteristiche vie interne del borgo. Per non correre il rischio di incappare anche noi nel fantasma di Pietro dal Verme decidiamo di spostarci per la notte a Varzi, collegata a Zavattarello da un’affascinante ma stretta strada collinare.
INDIRIZZO DELLA NOSTRA SOSTA | Via Vittorio Emanuele II; coordinate GPS 44.8687, 9.26536 (descrizione, prezzi e voto sulla nostra mappa). |
PERIODO DELLA VISITA | Giugno 2018 |
COSA FARE E PUNTI D’INTERESSE | Visita al Castello e al borgo, che fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia |
PERCHE’ SI’ | La visita al Castello è molto interessante e i cani hanno libero accesso |