Questa non è una recensione eppure vi raccontiamo il Campeggio Cieloverde a Marina di Grosseto in Toscana in piena Maremma.
Insomma cosa raccontare di più di un campeggio che non sia già stato scritto nelle recensioni di “Ugol” come la mia mamma chiama Google? Questa domanda mi martellava in testa prima di arrivare a destinazione: Camping Cieloverde a Marina di Grosseto, in Toscana.
Perché non è una recensione?
Prima di arrivare mi era chiaro solo che avessimo scelto un campeggio e non un’area sosta, per rilassarci, staccare la spina 4 giorni. Insomma una vera vacanza, anche col camper, che da sempre, invece, ci sprona a muoverci ed a essere più itineranti nei nostri viaggi. (Solo con il primo camper Camillo abbiamo girato, per forza di cose vista l’inesistente autonomia, campeggi come il Camping Ideal Mulino a San Felice del Benaco o il Camping Marmolada a Canazei). Questa volta, vogliamo stare beati, senza spostamenti, dedicarci al relax in un campeggio. Scegliamo il Camping Cieloverde, 4 stelle e prezzi conveniente. Non vogliamo farvi qui una recensione, ma raccontarvi la nostra esperienza, cosa di più ci è rimasto dentro di questo campeggio.
Un Turismo che punta all’esperienza
Arrivati nei pressi di Follonica ho capito su cosa avrei puntato. Ho capito quale sarebbe stato il motivo di fondo dell’esperienza. Ho abbassato i finestrini del camper e sono stata folgorata. Un profumo così intenso di resina, di pini e di mare insieme non lo ricordavo da un sacco di tempo. Così che dopo chilometri arriviamo al Campeggio Cieloverde e i pini ancora non sono finiti.
Il Campeggio Cieloverde
Il camping Cieloverde è questo: una grandissima distesa di Pini Domestici.
«Cieloverde?»
«Chissà perché!»
Alzi lo sguardo e il cielo è sempre più verde, ecco perché.
Inutile raccontarvi dei mille servizi del campeggio, leggete appunto le recensioni che con un voto di 4,4 su 3 mila giudizi rappresentano il vero. Noi lo abbiamo scelto perché era quello che costava poco e a inizio settembre applica già i prezzi della bassa stagione, in più il cane non paga in questo periodo. Qui il link del sito del Cieloverde dove potete trovare periodi di apertura, offerte e servizi.
La nostra esperienza al Camping Cieloverde
Abbiamo fatto di tutto, dalla vita da spiaggia, dalle pedalate sulla ciclabile, abbiamo comprato pesce dai pescherecci a Marina di Grosseto, tirato con l’arco, andati in piscina e dilettati nella corsa una mattina sì e una no. Nel video potete seguirci in tutte queste esperienze, la più bella delle quali è stata forse la visita guidata al parco con la speranza di avvistare i cinghiali dopo aver visto uno scoiattolo.
Cosa rimane di una vacanza?
Ad ogni modo a distanza di giorni, ormai a casa, se ripenso al Camping Cieloverde a me vengono in mente i pini, la resina, il frinire incessante delle cicale che guarda caso sui Pini Pinea ci vivono dopo aver passato alcuni anni sotto terra e essersi cambiate di abito sui tronchi dei pini.
Insomma il mio personale tormentone della vacanza: i pini e tutto ciò che ci gira intorno, compresi i cieli dei campeggi.
Il Pino domestico in maremma venne impiantato per bonificare la zona malsana e paludosa. Fu Leopoldo II a metà ‘800 a piantare questa grandissima pineta di Pinus Pinea, il cui sottobosco è tipico della macchia mediterranea. Oggi le pinete sono in pericolo, gli alberi si ammalano e non sono più tutelati. Una volta costituivano il “di che vivere” delle famiglie, davano legno, i pinoli e venivano di conseguenza curati. Oggi tra le attività dell’uomo, i parassiti, gli incendi e l’importazione di specie nocive all’habitat è tutto a rischio.
Tuttavia c’è un’unica nota stonata la resina ovunque, su vestiti, camper, sedie e bici, ma per noi ora tornati alla quotidianità più che un fastidio è davvero una sorta di souvenir, il ricordo del Campeggio Cieloverde.