Per festeggiare il compleanno di Gabriele decidiamo di andare ancora in un’altra località montana. Questa volta, pur restando ancora nella nostra Lombardia, raggiungiamo una valle che abbiamo visitato poco finora, la Valtellina. Appena dopo Sondrio svoltiamo per la Valmalenco e arriviamo a Chiesa in Valmalenco.
Il parcheggio camper DA EVITARE e QUELLO DA UTILIZZARE
Ve lo diciamo subito, parcheggiamo al parcheggio vicino al cimitero, uno spot che troviamo su Park 4 Night. Vediamo un cartello di divieto d’accesso, ma trovandolo controverso perché messo a cavallo tra due strade chiediamo a un abitante: “No no quello è un parcheggio il cartello è per la strada che scende al fiume e alla ciclabile”. Ottimo pensiamo. Morale della favola per festeggiare il compleanno di Gabriele abbiamo preso 80 euro di multa. Quindi non parcheggiate lì: il posto dove stare col camper a Chiesa Valmalenco è al parcheggio della funivia vicino alla piscina, ve lo segnaliamo sulla nostra mappa.
Restiamo a Chiesa Valmalenco 3 giorni e camminiamo molto. Sentieri e ciclabili d’altro canto non mancano.
Escursione al Lago di Chiesa, l’Alpe Lago senza lago
Il primo giro che facciamo ci vede arrivare dapprima al lago di Chiesa o Alpe lago. Dopo un primo disorientamento per capire che l’alpe e il lago di Chiesa fossero lo stesso luogo procediamo su per il bosco che con strappi a volte belli tosti ci porta in un paio di ore all’Alpe Lago.
I sentieri non sono indicati molto bene e rischiamo di perderci diverse volte. Facciamo numerose soste per mangiare i frutti del bosco che troviamo in quantità esagerate. Lamponi, fragoline e soprattutto mirtilli. Insomma siamo o non siamo sempre in una valle trasversale della Valtellina?
Giunti all’Alpe Lago si apre questo alpeggio immenso. E il lago?
Una signora ci racconta che una volta effettivamente c’era un lago, ma così tanti anni fa che pure il marito, nato qui, si ricorda solo vagamente la presenza dell’acqua in questo luogo “bisogna andare indietro più di 60 anni fa, ma era già allora poco più di una pozza d’acqua” ci dice. Insomma del lago oggi non ne rimane traccia e al suo posto troviamo campi coltivati a fieno.
“Due soli sono i contadini rimasti qui all’Alpe” prosegue la signora. Li vediamo lavorare giù in basso, in quello che che una volta doveva essere l’alveo del lago. Siamo a 1600 metri di altezza e abbiamo affrontato circa 600 metri di dislivello, decidiamo così di rifocillarci con i panini che abbiamo portato da Chiesa perché qui all’Alpe non c’è la possibilità di mangiare.
Direzione Alpe Pirlo, qui, il lago, c’è
Dopo la pausa riprendiamo il cammino e andiamo verso l’Alpe Pirlo. In una mezz’ora arriviamo e sorpresa? Qui c’è un piccolo e meraviglioso laghetto. Sembra un angolo di paradiso dove il colore degli alti pini si mescola con quello del cielo dentro l’acqua. C’è chi, oltre a Milka che non fa testo, azzarda pure un bagno. L’acqua in effetti è irresistibile, ma quando proviamo a bagnarci i piedi la sua temperatura ferma sul nascere qualsiasi nostro precedente desiderio di sguazzarci dentro.
Scendiamo in direzione di Chiesa seguendo un sentiero molto pendente che fortunatamente non abbiamo fatto all’andata. Non credo ce l’avremmo fatta a fare una salita così tosta, seppur avremmo fatto di sicuro meno chilometri. Passando dalla frazione di Primolo e attraversando caratteristiche contrada ritorniamo nel centro di Chiesa.
Escursione al Rifugio Ponte
Dopo un giorno di riposo perché siamo delle schiappe e abbiamo bisogno, tra le altre cose, anche di riprenderci, ci avventuriamo in un’altra escursione che prospettiamo essere però un po’ meno impegnativa della precedente. Decidiamo di andare a Ponte sopra Lanzada.
Il sentiero attacca di fianco alla funivia nel cui parcheggio sostiamo noi. Lasciata la contrada di Curlo e quella suggestiva di Pedrotti dove le case sono ancora tutte attaccate le une alle altre il sentiero entra nel bosco e ci ritroviamo a camminare in una selva oscura. Il sentiero si distingue a mala pena, la vegetazione è rigogliosa e la pendenza si fa sentire.
Di fronte a noi vediamo le cave di serpentino, pietra usata per le tegole dal colore inconfondibile e dalle incredibili proprietà di flessibilità. È così duttile che si riescono ad ottenere lastre spesse solo 0,5 cm senza perderci in resistenza.
Ad un certo punto sul sentiero incontriamo un signore che ci dice “Sì ma glielo dico al Sindaco di mandare qualcuno a tenerlo pulito questo sentiero. Non si può, non si vede nemmeno dove si mettono i piedi, poi uno cade, non si fa niente, però girano!”. Io guardo il dirupo al mio fianco e mi dico che, nonostante gli alberi fitti fitti, un po’ di male, invece, io me lo farei, così ad occhio.
Andiamo avanti raccogliendo lamponi e fragoline senza pensare né ai dirupi, né a scivoloni o tanto meno alla fatica. Abbiamo negli occhi l’arrivo. Questa volta la meta è un rifugio e il solo pensiero ci rincuora e ci fa procedere con entusiasmo.
Quando arriviamo a Ponte un agglomerato di malghe e baite ci accoglie.
Siamo incantati tanto che dopo aver mangiato e riposato al Rifugio Ponte ci mettiamo a cercare le baite in vendita.
Scendiamo dalla parte di Lanzada. Qui il sentiero è decisamente migliore troviamo pure un faggio e un castagno enormi. Poi facciamo anche un incontro bizzarro ma quello ve lo lascio scoprire nel video, che avete l’effetto sorpresa come l’abbiamo avuto noi.
Al prossimo viaggio!
INFORMAZIONI:
-Prezzo Sosta: Gratuita
-Tempo (nostro) di percorrenza escursioni:
- Lago di Chiesa 3,00 ore Alpe Pirlo dal Lago di Chiesa 45 minuti ritorno a Chiesa in Valmalenco 2,30 ore.
- Rifugio Ponte 2,30 ore ritorno passando da Lanzada 2,00 ore
INDIRIZZO DELLA NOSTRA SOSTA | Parcheggio nei pressi della Funivia Al Bernina F.A.B (di fronte alla piscina); coordinate GPS 46.27331, 9.85485 (descrizione, prezzi e voto sulla nostra mappa). |
PERIODO DELLA VISITA | Luglio 2020 |
COSA FARE E PUNTI D’INTERESSE | Escursioni, Trekking, MTB |